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domenica 17 ottobre 2010

Amelia Earhart la pioniera del volo


Amelia Earhart aviatrice
Amelia Earhart nacque il 24 luglio 1897 ad Atchinson (Kansas). Nel 1914 Amelia decise di frequentare dei corsi per infermiera presso la Croce Rossa e prestò servizio presso lo Spadina Military Hospital di Toronto per soccorrere i soldati rimasti feriti nel corso del primo conflitto mondiale. All'età di ventitré anni, a un raduno aeronautico presso il Daugherty Airfield a Long Beach in California salì per la prima volta su un aereo che faceva un giro turistico di dieci minuti sopra Los Angeles. Fu in quell'occasione che decise di imparare a volare. Prese lezioni e ottenuto il brevetto, acquistò il suo primo biplano, con il quale stabilì il primo dei suoi record femminili, salendo a un'altitudine di 14.000 piedi. Nel 1928 il capitano Hilton Railey, incaricato da George Palmer Putnam suo futuro marito, la scelse per essere il primo pilota donna a compiere il volo transoceanico. Amelia Earhart affiancava il meccanico Lou Gordon e il pilota Wilmer Stults; l’impresa ebbe successo e Amelia fu acclamata e onorata in tutto il mondo. Dopo una serie di record di volo, fu la prima donna a volare attraverso gli Stati Uniti senza scalo da Los Angeles a Newark, nel maggio1932 Amelia Earhart compì l'impresa più ardita della sua carriera: la trasvolata in solitaria dell'oceano Atlantico. Lady Lindy, questo era il suo soprannome, impiegando circa quindici ore volò da Terranova a Londonderry nell'Irlanda del Nord (Lindbergh aveva fatto la trasvolata nel 1927). 
Ne1 1935 attraversò il Pacifico da Honolulu nelle Hawaii a Oakland in California. Divenne in tal modo la prima ad avere sorvolato sia il Pacifico sia l’Atlantico.
Amelia Earhart era famosa in tutto il mondo quando nel 1937 decise di tentare un’avventura senza precedenti, il giro del mondo in aereo. Partì il 1° giugno 1937 affiancata dal copilota Frederick Noonan, percorse circa 22.000 miglia, ne mancavano sette all’arrivo, quando la nave che seguiva il suo viaggio perse ogni contatto con il suo Lockheed. Le ricerche del velivolo, impegnarono nove navi e sessantasei aerei e durarono due settimane senza successo, alla fine Amelia fu considerata morta. Da quel momento la sua sorte è entrata nel mistero, alcuni dissero che l'aviatrice era finita su qualche isola deserta, dopo un atterraggio di fortuna, altri ipotizzarono che fosse stata catturata dai giapponesi, che la considerarono una spia. Tre anni dopo la scomparsa, nell'isola di Nikumaroro, a nord est dell'Australia furono rinvenute ossa umane accanto ad un accampamento di fortuna. Nel 1997 alcuni esami confermarono che le ossa appartenevano a una donna, ma poi i resti scomparvero.

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