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mercoledì 27 ottobre 2010

Buddhismo


Buddhismo
  Il buddhismo è il movimento religioso nato in India ad opera di Buddha.
Egli nacque verso il 565 a.C. da una ricca famiglia dei Shakya, che aveva come capostipite il leggendario re Okkava.
Non è figlio di re, ma di un raja, cioè di un capo eletto dai maggiorenti, cui era affidato il potere di governare. Gli viene imposto il nome di Siddharta ("Quegli che ha raggiunto lo scopo") o di Gautama (l’appartenente al ramo - gotra- dei Shakya), ma in seguito verrà indicato con altri appellativi sui quali emerge quello di Buddha che significa: l’Illuminato, il Risvegliato.
Fu allevato in mezzo alle comodità e ad un lusso principesco, si sposò ed ebbe anche un figlio. 
Quando vide le miserie umane: un vecchio, un malato, un cadavere, un mendicante, ne rimase  profondamente impressionato. Desideroso di conoscere le cause della miseria presente nel mondo, a circa 30 anni abbandonò tutto e tutti per condurre vita eremitica. Insoddisfatto delle risposte di altri maestri, dopo digiuni estenuanti, capì che la conoscenza della salvezza poteva trovarla solo nella meditazione personale. Abbandonò le mortificazioni eccessive e a 35 anni, dopo quarantanove giorni di riflessione, raggiunse l’illuminazione. Comprese le quattro Nobili Verità: sul dolore, sull’origine del dolore, sulla estinzione del dolore, sulla via che porta alla soppressione del dolore.
Animato da profonda pietà per gli uomini e dal desiderio di salvarli, si diresse verso Benares (Varanasi) seguito da cinque discepoli e percorse per oltre quarant’anni il Nord dell’India predicando il suo messaggio di speranza e di felicità, che però si raggiungono non come dono della grazia di Dio ma come conquista del proprio intelletto e della propria volontà.
Secondo la tradizione, Buddha morì all’età di 80 anni, circondato dai suoi seguaci, tra i quali il discepolo prediletto Ananda, al quale lasciò le sue ultime disposizioni.
Prima di spirare, rivolgendosi ai discepoli disse: "Ricordate, o fratelli, queste mie parole: tutte le cose composte sono destinate a disintegrarsi! Attuate con diligenza la vostra propria salvezza!".



La dottrina buddhista si fonda sulle Quattro Nobili Verità, che Buddha comprese sotto l’albero della Bodhi (= illuminazione), e sugli strumenti pratici attraverso i quali ogni discepolo può realizzare la liberazione dal dolore-esistenza.
Per realizzare le quattro Sante Verità (sul dolore, sull’origine del dolore, sulla soppressione del dolore, sulla via che porta alla soppressione del dolore) il discepolo deve passare dalla sua condizione di ignoranza a quella di conoscenza liberatrice attraverso una via lunga e difficile.
*La prima Verità (durka) fa prendere coscienza che la nascita è dolore, la malattia è dolore, la vecchiaia è dolore, la morte è dolore, la separazione da ciò che si ama è dolore, l’impossibilità di soddisfare i propri desideri è dolore.
*La seconda Verità (samudaya) insegna che il dolore ha origine nella sete del piacere, nella sete dell’esistenza,nell’attaccamento agli esseri e alle cose.
*La terza Verità (nirvana) insegna che la sete dell’esistenza può essere soppressa di struggendo totalmente il desiderio, rinunciandovi: si raggiunge così il Nirvana.
*La quarta Verità (marga) spiega in che modo si può spegnere la sete dell’esistenza.
Preferiamo illustrarla attraverso la spiegazione di uno studioso del buddhismo, G. Tucci. "L’individuo muore ed è soggetto a vecchiezza; morte e vecchiezza esistono solo in quanto esiste una vita, e la vita c’è in quanto c’ è una esistenza; l’esistenza c’è in quanto c’è un attaccamento, questo presuppone la sete, e la sete c’è siccome c’è la sensazione. La sensazione a sua volta esiste in quanto esiste il contatto, noi diremmo la percezione, e questa è possibile in quanto ci sono gli organi sensori; ma questi, a loro volta, presuppongono un individuo, e l’individuo presuppone il vijnana (coscienza) che ne costituisce l’individualità vera e propria. Il vijnana, però, è condizionato dalle predisposizioni o forze, le quali, a loro volta, sono in quanto c’è l’ignoranza".



 Credenza e superstizione
La maggior parte dei Tailandesi, 95 %, è Buddhista, si tratta del Buddhismo Theravada, in altri paesi è nominato Buddhismo Hinayana, con particolarità Thailandesi. il Buddhismo si è diffuso in Thailandia dal III secolo a.C. e si mescolò con le altre credenze già diffuse in Thailandia, Animismo, Brahamanismo, Hinduismo e così si formò una religione in cui sopravvissero alcuni rituali e superstizioni. I Buddhisti credono alla resurrezione, tutti gli esseri continuano a vivere in altri corpi fino ad aver raggiunto il Nirvana. In questo principio del Karma, il principio d’azione e reazione, si trova la tradizione Thailandese di Tham Buun, vale a dire compiere delle buone azioni per guadagnare punti, si possono guadagnare punti diventando Monaco o Suora. Un’altra possibilità è cibare i Monaci la mattina presto, gli abitanti donano loro riso cotto o altri alimenti. Questo non è visto come elemosina ma come possibilità per la popolazione di guadagnare punti.

Ci sono alcune regole importanti in rapporto con Templi e figure di Buddha:
Vestiti: - Spalle e ginocchia devono essere coperti.
Scarpe: - Davanti agli edifici dei templi si tolgono le scarpe e le calze.
Piedi: - I piedi sono la parte meno onorevole dell’uomo. Per questo motivo non si indicano mai altre persone con i piedi.
Non si indica mai una statua di Buddha, se ci si siede davanti ad una statua del Buddha si incrociano le gambe o si piegano indietro, ma mai in direzione della statua.
Carità: - È usuale che i visitatori dei Templi lascino un’offerta per il mantenimento dell’opera., anche questa è una possibilità di guadagnare punti.
Attaccare fogli d’oro sul Buddha:
Si può spesso vedere gente che attacca piccoli pezzi di fogli d’oro (orofoglia), su una statua di Buddha, anche questo vale come opera buona, su alcune statue di Buddha furono attaccati talmente tanti fogli d’oro da far sì che non si riconosce quasi più la forma originale.
Amuleti
È normale farsi dare degli amuleti dai Monaci, piccole figurine di Buddha che sono portate al collo come collane, peni di legno, nominati Klik che si trovano nei mercatini e, fili di lana che sono portati al polso.
Oroscopi
Nei Templi, spesso persone scuotono un tubo con stanghette che assomigliano al Mikado, queste sono numerate, il numero della stanghetta che cade per prima dal tubo corrisponde al numero del tuo oroscopo, i fogli con i singoli oroscopi si trovano nel Tempio.
Case degli spiriti
In Thailandia accanto alla maggior parte delle case ci sono delle piccole casette, queste sono degli spiriti. Costruendo una casa si ruba l’abitazione agli spiriti, per evitare che entrino nella nuova casa se ne costruisce una bella per loro in giardino. Ci sono diverse regole che devono essere rispettate per la costruzione di tali casette. Devono essere costruite ad oriente, a nord-est o a sud della casa abitativa. L’ombra della casa non deve mai coprire la casetta, la cerimonia d’inaugurazione deve tenersi in ogni caso prima delle 11 del mattino, affinché gli spiriti possano mangiare indisturbati. Agli spiriti si danno regolarmente delle piccole elemosine come frutta e incenso per tenerli buoni.

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