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martedì 19 ottobre 2010

Coober Pedy


Coober Pedy
Coober Pedy è un piccolo villaggio nel deserto dell'Australia del Sud, 900 chilometri circa da Adelaide. E’ la capitale mondiale dell’opale, conta 3.500 abitanti che hanno volontà di sopravvivere e voglia di inseguire la fortuna. 
Le caverne sono le miniere di opali, centinaia e centinaia di perforazioni chiamate "dugouts", buchi scavati sotto la sabbia che sono stati trasformati in comodi e confortevoli alloggi con aria condizionata, filodiffusione e vasche idromassaggio. L'unico posto dove si può resistere alle torride temperature che nella stagione più calda oltrepassano, in superficie, i 50 gradi centigradi.
Sono arrivati in tanti in cerca del prezioso minerale, qualcuno s'è fatto ricco, ad altri è andata male, e tutti si sono ritrovati non solo a scavare, ma a vivere sottoterra. Le gallerie e le grotte delle vecchie miniere sono diventate case in piena regola, con tutti i comfort. Vista dall'alto, Coober Pedy è un immenso formicaio di uomini, costellato di buchi, caverne, crepe, fori, tunnel che sprofondano nella terra fino alle vene di opale, e in superficie, coni di terra ammonticchiata ordinatamente. L'"Opal Mining Act" del 1995, ratificato due anni dopo, regolamenta attualmente l'attività estrattiva. Per 50 dollari si compra la concessione e si comincia a scavare. C'è chi lo farà tutta la vita senza diventare mai ricco, senza stringere in pugno neanche un centesimo dei 2.500 dollari australiani al carato che l'opale arriva a valere sul mercato di Hong Kong. Le vene si trovano per caso, tuttora è il grande deposito individuato nel 1970 ad alimentare i sogni dei cercatori, chi non ha la licenza scava nel mucchio di detriti del minatore professionista.
Ci sono luoghi al mondo che sembrano nati dalla penna di uno scrittore di libri di fantascienza. Coober Pedy è uno di questi. Si trova in mezzo all'assoluto nulla. Cumuli di sabbia e insegne pubblicitarie la annunciano chilometri prima. Al cartello Coober Pedy metti la freccia ed eccoti catapultato in mezzo all'assurdo. La città è quasi completamente deserta, eppure si tratta di un centro fantastico. Nel sottosuolo non si trovano soltanto le abitazioni ma anche le chiese, gli hotel, le gallerie d'arte, le biblioteche e i negozi di ceramica dove gli artigiani si concedono ai turisti in dimostrazioni di taglio degli opali. Queste residenze godono di una temperatura stabile, lungo tutto l'arco dell'anno, sia di giorno che di notte, e alcune di queste singolari abitazioni sono aperte ai turisti dagli stessi proprietari.

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