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domenica 12 dicembre 2010

Fame nel mondo


Sono tre bimbi uguali dovrebbero poter sperare in una vita felice con gli stessi diritti invece già da ora..... 

Fame nel mondo
Quando si parla di Fame molto spesso, si pensa al “Terzo mondo”, (Terzo mondo è un termine inventato da un giornalista francese nel 1952, in analogia col Terzo stato della Rivoluzione francese).
Possiamo chiamare “Primo mondo”  l'occidente industrializzato, dove impera l'economia di mercato. Il “Secondo mondo” è quello dove la produzione è pianificata dallo stato. Poi ci sono anche paesi più poveri di tutti gli altri esempio Etiopia, Ciad, Tanzania, Bangladesh ecc. (Quarto mondo?)
Secondo l'OMS oltre un miliardo trecentomila persone hanno un'alimentazione insufficiente e almeno 500 milioni non dispongono neppure di 1500 calorie il giorno, per cui soffrono di fame assoluta.
Il 61% del totale delle calorie di cui dispone in media ciascun abitante del Terzo mondo proviene dal consumo dei cereali mentre è molto ridotto il consumo degli altri alimenti. In USA i cereali forniscono solo il 24% delle calorie, mentre in Asia si supera il 78%.
Le ragioni della fame non sono da ricercare in una produzione alimentare insufficiente, ma nell'impossibilità per i più poveri di acquistare gli alimenti prodotti. I prezzi dei generi alimentari sono troppo alti per i redditi medi della popolazione del Terzo mondo. Nei paesi avanzati la spesa alimentare rappresenta il 20/25% del reddito familiare, nei paesi più poveri invece raggiunge fino all'80% del reddito. Secondo un rapporto della FAO circa 600 milioni degli affamati vivono in ambiente rurale ed è un paradosso dovuto al fatto che le multinazionali, che controllano la biodiversità attraverso i brevetti, esercitano un controllo sui semi in commercio sul loro costo e quindi su cosa si coltiva e si mangia.

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