Vai a Baggio a suonare l'organo!

 

La nostra chiesetta è povera, tutti noi, che non possiamo mica permetterci nemmeno uno straccio d’organino, almeno adesso lo avremo pitturato sul muro.

L'organo attualmente presente nella chiesa di Baggio

Tre delle sei tavolette in ceramicaca visibili nella chiesa che raccontano la storia.

La piccola chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare a Baggio in via Ceriani 3  nel 1865 fu ristrutturata e ampliata per poter accogliere tutta la comunità. Furono raccolti i fondi per ingrandirla e per dotarla di un  organo ma i soldi raccolti bastarono solo per il restauro e  per non deludere i parrocchiani, fu affidato ad un pittore il compito di dipingere un bell'organo a canne su un muro interno della chiesa. È proprio la presenza di un organo solo dipinto che ha originato  l'antica  espressione milanese, "Va' a Bagg a sonà l'òrghen" ("Vai a Baggio a suonare l'organo") usata per liberarsi degli scocciatori.

Negli anni la chiesa è stata completamente ristrutturata e dell'organo dipinto non è rimasto nulla però è possibile leggere la storia, in dialetto milanese, sulle sei targhe in ceramica collocate proprio accanto all'antica chiesa.

Come sempre il confine tra realtà e leggenda è labile, la storia è stata smentita dalla sucessive analisi storiche, come  fanno notare anche i pannelli esposti nella chiesa.

(... e allora come spiegano le tavolette? Le fake news le confezionavano in ceramica?😊)

Nella chiesa di Sant'Apollinare un organo era presente dal 1717 e venne rimosso tra il 1873 e il 1888, in occasione dei lavori della ricostruzione della parrocchia. L'organo di oggi, è presente dal 1926.