La gesetta di lusert (la chiesetta delle lucertole)
Il minuscolo Oratorio di San Protaso è una costruzione molto semplice edificata dai Monaci Benedettini intorno all’anno 1000, si trova in via Lorenteggio fra il doppio filare di platani dello spartitraffico. La cosa interessante è la sua storia millenaria ricca di avvenimenti e leggende, si racconta che il Barbarossa nel 1162 durante l’assedio di Milano vi sostò in preghiera per chiedere la vittoria sui milanesi. Fu ospizio per i viandanti che passavano lungo il naviglio nei pressi di San Cristoforo, fu utilizzato come lazzaretto durante la peste. Per alcuni anni, fu la cappella delle monache dell'Ordine delle Angeliche di San Paolo. In epoca napoleonica, fu usato come deposito d’armi dalle truppe dell'imperatore. Ormai profanato, divenne un fienile e un deposito di attrezzi. Pare che nel 1820-21 il conte Federico Confalonieri e i carbonari si riunissero qui per cospirare contro gli austriaci. Da una botola si accede a un cunicolo ormai interrotto, non si sa dove portasse non ci sono documenti, si ipotizza arrivasse a Sant'Ambrogio, o a San Vittore, o addirittura al Castello.
L'oratorio divennne proprietà del comune negli anni ’50 e volevano demolirlo. Una leggenda racconta che gli abitanti della zona si opposero alla demolizione perché quando si era pensato di trasformarlo in una abitazione, l’affresco della Madonna del Divino aiuto sebbene coperto per tre volte da un’imbiancatura a calce, era riaffiorato ogni volta. Ancora oggi questa effige della Vergine Maria ritenuta miracolosa è venerata dai cittadini del quartiere. L'ultima minaccia, le ruspe per la metropolitana, ma i commercianti sono insorti e la Soprintendenza con un decreto di vincolo ha salvato l'oratorio di San Protaso restaurato nel 1986 dopo un lungo periodo di completo abbandono.
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Caro Enrico, non posso perdere nessuno dei tuoi post, qui trovo sempre tutto interessante come questo Oratorio!!!
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sei troppo buono caro Tomaso ed io sono contento di leggere sempre i tuoi commenti sotto i miei post.
EliminaCiao buona giornata un abbraccio
enrico
Che storia...ma l'affresco non può essere tolto e posto altrove anziché coprirlo...bah!
RispondiEliminaMolto interessante e curioso, grazie Enrico!
Forse quando volevano trasformare l’oratorio in abitazione, non c’era tecnica adatta per recuperare i dipinti o ritenevano non valesse la pena salvarli.
EliminaCiao cara Pia, felice giornata, un abbraccio.
enrico
Sì, forse è così.
EliminaBuona serata Enrico, grazie!
El pequeño oratorio hace un gran contraste con los altos edificios de la zona. Las pinturas del interior son preciosas, lástima que no se encuentre en un buen estado de conservación.
RispondiEliminaBesos
L’oratorio è una costruzione molto modesta e mille anni di differenza con l’edilizia circostante si vedono. L’edificio volevano demolirlo ed è stato abbandonato per molti anni, si è salvato solo per la storia e le leggende che lo riguardano.
EliminaCiao Antonia, buona giornata, un abbraccio
enrico
Ci passo spesso davanti, grazie del post
RispondiEliminaChi non conosce la storia millenaria di questa costruzione, specialmente ora che è circondata dal cantiere della metro, guardandola distrattamente, forse penserebbe che sia un ricovero per gli operai del cantiere :-)
RispondiEliminaMi auguro che al termine dei lavori diano all'oratorio una bella ripulita esterna.
Ciao Carmine felice weekend
enrico