domenica 30 dicembre 2018

Il primo giorno dell'anno


  mio collage su opera di DE BIASI

Il primo giorno dell’anno di Pablo Neruda

Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.

Come il pane assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
..... La terra non lo sa: accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.
Ti metteremo
come una torta
nella nostra vita,
ti infiammeremo
come un candelabro,
ti berremo
come un liquido topazio ....

 (Alcuni versi tratti da un brano del Terzo libro delle odi, 1957)

8 commenti:

  1. bel lavoro, io non saprei proprio dadovepartire. Buon Anno !

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    1. Non è nulla di particolare è solo un passatempo. Cara Mirtillo auguro a te e ai tuoi cari un fantastico Anno Nuovo. Un abbraccio
      enrico

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  2. Caro Enrico, bella veramente la poesia, per me il primo giorno dell'anno nel blog spiego come era un tempo per me.
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio eun sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Caro Tomaso auguro a te e alla tua bella famiglia un anno di salute e tate belle cose.
    Un abbraccio
    enrico

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  4. pablo neruda, interessante. Conosci antonia pozzi? Ti lascio una sua poesia.
    Nevai
    Io fui nel giorno alto che vive
    oltre gli abeti,
    io camminai su campi e monti
    di luce –
    Traversai laghi morti – ed un segreto
    canto mi sussurravano le onde
    prigioniere –
    passai su bianche rive, chiamando
    a nome le genziane
    sopite –
    Io sognai nella neve di un'immensa
    città di fiori
    sepolta –
    io fui sui monti
    come un irto fiore –
    e guardavo le rocce,
    gli alti scogli
    per i mari del vento –
    e cantavo fra me di una remota
    estate, che coi suoi amari
    rododendri
    m'avvampava nel sangue –
    1° febbraio 1934

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    Risposte
    1. MadMath Non conosco questa poetessa e ti ringrazio per avermi fatto conoscere una sua opera.
      Buon Anno.
      enrico

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  5. Grazie della riflessione per il primo giorno dell'anno, della poesia di Neruda

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  6. È molto realistico ciò che Neruda esprime in questi suoi versi.
    Buon anno Carmine.
    enrico

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