mio collage su opera di DE BIASI
Il primo giorno dell’anno di Pablo Neruda
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
Come il pane assomiglia al pane di ieri.
Come un anello a tutti gli anelli.
..... La terra non lo sa: accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi, lo avvolgerà nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.
Ti metteremo
come una torta
nella nostra vita,
ti infiammeremo
come un candelabro,
ti berremo
come un liquido topazio ....
(Alcuni versi tratti da un brano del Terzo libro delle odi, 1957)
bel lavoro, io non saprei proprio dadovepartire. Buon Anno !
RispondiEliminaNon è nulla di particolare è solo un passatempo. Cara Mirtillo auguro a te e ai tuoi cari un fantastico Anno Nuovo. Un abbraccio
Eliminaenrico
Caro Enrico, bella veramente la poesia, per me il primo giorno dell'anno nel blog spiego come era un tempo per me.
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio eun sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso auguro a te e alla tua bella famiglia un anno di salute e tate belle cose.
RispondiEliminaUn abbraccio
enrico
pablo neruda, interessante. Conosci antonia pozzi? Ti lascio una sua poesia.
RispondiEliminaNevai
Io fui nel giorno alto che vive
oltre gli abeti,
io camminai su campi e monti
di luce –
Traversai laghi morti – ed un segreto
canto mi sussurravano le onde
prigioniere –
passai su bianche rive, chiamando
a nome le genziane
sopite –
Io sognai nella neve di un'immensa
città di fiori
sepolta –
io fui sui monti
come un irto fiore –
e guardavo le rocce,
gli alti scogli
per i mari del vento –
e cantavo fra me di una remota
estate, che coi suoi amari
rododendri
m'avvampava nel sangue –
1° febbraio 1934
MadMath Non conosco questa poetessa e ti ringrazio per avermi fatto conoscere una sua opera.
EliminaBuon Anno.
enrico
Grazie della riflessione per il primo giorno dell'anno, della poesia di Neruda
RispondiEliminaÈ molto realistico ciò che Neruda esprime in questi suoi versi.
RispondiEliminaBuon anno Carmine.
enrico