martedì 24 maggio 2016
Quoll - Dasyurus -
Il quoll è un combattivo marsupiale carnivoro di medie dimensioni, appartiene al genere Dasyurus ed è originario dell'Australia. Ci sono sei specie diverse di quoll, i maschi della specie più grande pesano mediamente 3,5 kg, le femmine meno di 2 kg. Sono lunghi rispettivamente 93 e 81 cm.
Il quoll tigre ha zampe relativamente corte, la coda è lunga quasi come il corpo, il muso allungato è leggermente arrotondato. Il mantello bruno-rossastro è ricoperto da macchie bianche, è l’unico della specie che ha le macchie anche sulla coda, la zona ventrale è solitamente bianco crema o grigiastra.
I quoll cacciano di notte, qualche volta di giorno sono stati visti fuori dalle tane a crogiolarsi al sole. Le loro prede sono: insetti, gamberi, piccoli mammiferi, uccelli, serpenti, pollame, conigli.
La femmina può partorire fino a venti cuccioli ma sopravvivono solo i primi che raggiungono le sei mammelle della madre, sono nutriti nel marsupio per circa 2 mesi e raggiungono la completa indipendenza quando hanno circa 4 mesi di età.
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Oh mio Dio, quanto sono belli, quadra anche i più piccoli hanno già i puntini bianchi sulla pelle... e poi questo nella mano e adorabile, lo potrei riempirlo di bacini.. poi questo musetto ...
RispondiEliminaCaro Enrico grazie per questo post che mi ha regalato felicità... ti abbraccio Bussi la tua amica Rebecca Pif♥
Diciamo che guardandoli in foto verrebbe proprio voglia di coccolarli.Grazie per il tuo intervento.
EliminaBuona serata cara amica Piff
Un abbraccio, bussi
enrico
Caro Enrico, bello veramente questo post, lo sai che non sapevo che esistesse questo animale.
RispondiEliminaCiao e buona giornata caro amico.
Tomaso
Caro Tomaso quando vedo in rete o nei documentari animali che non conosco, non resisto, devo fare un post :-)
EliminaBuona serata
Enrico
Un post interessante, simpaticissimo il cucciolo di quoll !
RispondiEliminaCiao Costantino se si può dire “petaloso” diciamo che questi sembrano coccolosi :-)
EliminaBuona serata
enrico
Che meraviglia queste creature Enri, quello che non comprendo è la corsa che i piccoli devono fare appena nati per poter sopravvivere. La natura doveva provvedere a donare alla madre le mammelle esatte, oppure far nascere meno cuccioli per volta.. no? Scusa… è un periodo che mi pongo troppe domande a cui non so dare o non esiste risposta…
RispondiEliminaUn abbraccio caro Enrico :-)
Io trovo sia già incredibile che qualcuno di quegli embrioni lunghi meno di un centimetro che pesano molto meno di un grammo e sono ciechi, glabri, sordi, poco sviluppati fatta eccezione per le zampe anteriori, riesca comunque a raggiungere senza nessun aiuto da parte della madre il marsupio.
EliminaBuona serata cara Betty, un abbraccio
enrico
Io concordo con Betty! Sto male all'idea dei cucciolini che non sono abbastanza svelti :(
RispondiEliminaUn caro saluto!
Non ho fatto nessuna ricerca in proposito ma mi sembra che il modo in cui partoriscono i marsupiali sia quello che provoca la selezione più cruenta già dai primi istanti di vita.
EliminaBuona serata cara Sontyna un abbraccio
enrico
confesso di non averlo mai visto, grazie
RispondiEliminaIo l'ho visto solo in un documentario. :-)
EliminaBuona giornata Carmine
enrico