L’UNICEF stima che nel mondo ci siano circa 125 milioni di donne che convivono con una mutilazione genitale. Si può ipotizzare che ogni anno circa tre milioni di bambine sotto i 15 anni si aggiungano a queste statistiche, la maggior parte si trova in 29 Paesi africani. In alcuni Stati: Gibuti, Somalia, Eritrea ma anche in Egitto e Guinea le mutilazioni colpiscono il 90% della popolazione femminile, in paesi come Ghana, Togo, Zambia, Uganda, Camerun e Niger la percentuale varia da uno al quattro per cento. Una quota molto minore vive in paesi a predominanza islamica dell'Asia. Le mutilazioni sono praticate illegalmente anche in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, soprattutto fra gli immigrati provenienti dall'Africa e dall'Asia sud-occidentale.
Quanta ignoranza ancora nel mondo, povere donne !! Un saluto
RispondiEliminaLe donne in molti Paesi sono ancora completamente soggiogate all’uomo, ma è assurdo che le mamme, vittime a loro volta di questa barbarie, non si oppongano alle mutilazioni inferte alle loro figlie. Leggo che queste mutilazioni qualche volta, continuano anche quando si trasferiscono in Europa, USA, Canada ….
EliminaCiao Mirtillo buona giornata, un abbraccio
enrico
A volte penso che noi non ci sviluppiamo più, molto triste se penso quanto sofferenze hanno queste povere bambine... e poi con questo intervento lo togliano anche il piacere di fare amore ... tutto questo mi fa arrabbiare ..
RispondiEliminaTi abbraccio abbi un buon weekend caro Enrico ... bussi Rebecca
C’è da rabbrividire se si pensa alla sofferenza di quelle giovani, mutilate barbaramente senza nemmeno l’anestesia. Quello che fa arrabbiare è che non esiste nessun alibi per l’infibulazione, è una pratica che serve solo a mortificare la donna e a rendergli la vita difficile.
EliminaCiao Rebecca buona giornata, un abbraccio, bussi.
enrico
Pois é, amigo Enrico, mal se pode acreditar que nos tempos atuais, ditos modernos, ainda se procedam tais mutilações no genitais das mulheres, que, pelo que sei, são africanas (e mesmo fora da África cometem tais procedimentos criminosos em outros países). Salve esse Dia Internacional!
RispondiEliminaUm abraço.
Pedro.
Ci sono persone che affermano che non si devono giudicare le tradizioni degli altri Paesi, ma nessuna religione dice che si deve privare la donna del piacere, queste poi sono pratiche che provocano anche cisti e rendono molto più doloso e a rischio il parto.
EliminaCiao Pedro Luso, buona giornata
Enrico
E' un'altra delle "tradizioni" da estirpare ma sembra che, malgrado le proteste di diverse nazioni la pratica dell'eccisione sia tuttora in uso nei paesi che tu elenchi. Se ho ben capito questo serve a privare la donna di godere durante un rapporto quando per un uomo è una gioia di riuscire a farlo. Viva il femminismo. Buona domenica.
RispondiEliminaLe donne sono ancora discriminate in molti Paesi del mondo. Umiliate, segregate, offese, mutilate, addirittura uccise se tentano di lasciare chi le perseguita. L’infibulazione era praticata già al tempo dei faraoni, sono passati millenni ma l’uomo non è rinsavito e le mutilazioni continuano.
EliminaCiao Elio buona giornata
enrico
......e chissà ancora per quanto andranno avanti , ciao
RispondiEliminaLeggi adeguate per combattere le atrocità sono utilissime ma non sono sufficienti per sconfiggere barbarie e ignoranza, è l’uomo che deve maturare.
EliminaCiao ReAnto buona giornata
enrico
The incredible is that the mutilation is permitted.
RispondiEliminaI am sad that women who have been forced to silpojien.
Greeting
In molti paesi questa tortura terribile è vietata, ma c’è ancora troppa ignoranza e intanto milioni di donne sono costrette a subire queste atrocità.
EliminaCiao Liplatus buona giornata, un abbraccio
enrico
Hello Enrico!
RispondiEliminaA great post!
This is a huge problem, especially in Arab countries.
Greetings.
Queste pratiche sono vere torture, non è un taglietto che poi guarisce. Queste povere donne soffriranno per tutta la vita a causa di queste mutilazioni.
EliminaCiao Łucja buona giornata, un abbraccio
Enrico
Bisogna in tutti i modi combattere questi atroci retaggi culturali.
RispondiEliminaCiao
Le prime a doversi ribellare sono le donne che hanno subito le mutilazioni. In paesi dove si praticano queste atrocità, forse è ancora difficile che siano gli uomini a chiedere che si rispetti l’integrità fisica della donna.
EliminaBuona giornata Cettina, un abbraccio
enrico
Una cosa aberrante si, non ci posso pensare
RispondiEliminaPassano gli anni, i secoli, i millenni ma quest’atroce tortura nei confronti delle donne continua ancora inspiegabilmente ad essere praticata in alcuni Paesi.
RispondiEliminaCiao Carmine buona giornata
enrico