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giovedì 25 novembre 2010

Frutta esotica n°2


Granadilla e Maracuja (Il frutto della passione) - la pianta originaria dell'America del Sud, raggiunge anche i 10 metri d'altezza. Di questo frutto ne esistono due varietà: la Granadilla che ha la buccia color giallo-arancio e la Maracuja dalla buccia color rosso-violetto. Questi frutti hanno la dimensione di una piccola pesca, la buccia liscia e sottile, maturando tende a raggrinzirsi.
La parte commestibile di entrambi i frutti è simile alla nostra melagrana. Il gusto è dolce con una nota acidula. Quando si acquista il frutto, la polpa deve essere profumata e piuttosto cedevole al tatto. Si consuma al naturale, tagliato a metà e spolpato con un cucchiaino. Buono anche con lo yogurt bianco e nei frullati. Se ne possono fare marmellate, e cocktail. In cucina si possono aromatizzare arrosti di maiale o di pollo con il succo centrifugato Il frutto della passione ha proprietà antiossidanti, è ricco di zuccheri, vitamina A, B, C, E, ferro, fosforo e soprattutto il potassio. Utile per combattere ritenzione idrica, gastrite, colite, per prevenire le malattie cardiovascolari e l'esaurimento nervoso. Le tribù indigene del Rio delle Amazzoni lo usano come sedativo e antidolorifico.

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Guaya - la pianta arbustiva è alta 4/5 metri, La sua area di origine è compresa tra la Colombia, il Perù e il Brasile. Il frutto è lungo fino a 12 cm e il peso varia tra 130 e 800 g circa, con un peso medio di 400 g/frutto. La forma e il sapore cambiano secondo le varietà. La pelle a maturazione cambia dal verde al giallo e la polpa, può assumere colorazioni variabili dal bianco al rossastro. Il sapore è un misto leggermente agrodolce tra la banana e la pera. La guaya tagliata come un melone e privata dei piccoli semi è consumata naturale. In Brasile è molto usata nell’industria del gelato, dei succhi delle confetture e della polpa di frutta congelata. Il frutto è ricco di vitamina A, potassio, fosforo e una quantità di vitamina C quasi otto volte maggiore rispetto all'arancia. Sembra che possa ridurre la pressione sanguigna, il colesterolo e i trigliceridi. Dicono sia indicato per i diabetici, pare che il suo succo abbia la capacità di ridurre la glicemia anche del 20%. La sua essenza è recentemente utilizzata in profumeria.
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Kiwano – la pianta originaria del Sud-Africa, è annuale rustica e rampicante, simile a quella del melone. Il frutto ha le dimensioni di un meloncino, la buccia è di colore giallo-arancione quando è nel pieno della maturazione e presenta sulla superficie numerose protuberanze dure ed appuntite. La polpa è gelatinosa, verde brillante e cosparsa di piccoli semini commestibili. Il gusto agrodolce ed aromatico, ricorda quello della banana e del limone insieme, l'aggiunta di zucchero ne esalta il gusto. Si consuma al naturale, tagliato a spicchi e mangiato con un cucchiaino, si utilizza nelle macedonie nelle insalate, nei sorbetti, o come antipasto insieme ai frutti di mare. E’ molto usato anche nei cocktail. Ricchissimo di vitamina C, contiene anche calcio e potassio ha pertanto un notevole potere antiossidante e aiuta il sistema cardiovascolare e riequilibrare i liquidi nell'organismo. Pare che i suoi semini abbiano proprietà vermifughe. Ha un basso valore energetico, a temperatura ambiente il frutto si conserva per alcuni mesi. La forma caratteristica della buccia si presta a fare coppe decorative che si possono riempire di gelato oppure melone con zucchero e liquore (il Grand Marnier si lega molto bene al sapore del Kiwano).
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Kumquat - la pianta è originaria della Cina misura 2,50/4 metri di altezza con rametti a volte spinosi. Il frutto sembra una mini arancia. Esistono diverse varietà, le principali sono due: la Fortunella japonica che è rotonda con un colore arancio e la Fortunella margarita che ha una forma ovale e un colore più giallognolo. Il frutto è più buono se è mangiato con la buccia, che ha un sapore dolce e aromatico che attenua il sapore piuttosto acidulo del Kumquat. Si usa affettato nelle macedonie, se ne ricavano succhi, marmellate, canditi. In cucina, ottimo l’abbinamento con l’anatra. Il kumquat è ricco di potassio, di vitamina C ed A, ha poche calorie e consumato a fine pranzo, è un buon digestivo.


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Litchi - la pianta originaria della Cina può raggiungere i 30 metri di altezza il frutto (esistono molte varietà) ha forma tondeggiante e le dimensioni di una noce, la buccia, sottile e rugosa, è di colore rosa o rosso acceso, i migliori hanno il guscio dì un rosso vivo. La polpa, di colore bianco translucido, è carnosa e succosa e racchiude un grosso seme marrone non commestibile. Il sapore ricorda quello dell'uva di tipo moscato e il profumo quello della rosa, può essere consumato fresco al naturale, ma anche in macedonia, aggiunto ai cocktail di spumante o rhum, nei sorbetti. Il litchi è ricco di vitamina C, di calcio, magnesio, fosforo e potassio, favorisce la digestione. Contiene acido nicotinico che dilatando i vasi sanguigni facilita la purificazione del sangue. Può essere utile per prevenire la gastrite e per diminuire la percentuale di zucchero nel sangue.
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Mangustan - l’albero è originario dell'Asia sud-orientale può raggiungere i 25 metri di altezza. Il frutto ha un diametro che va dai quattro agli otto centimetri, la buccia è liscia, spessa e dura, di colore rosso-violaceo nel pieno della maturazione. La polpa bianca striata di rosa è lucida e divisa in spicchi, ha un sapore dolce e fragrante che per alcuni ricorda un mix di uva e pesca, per altri, di banana e lampone. Il mangustan è ottimo consumato al naturale, nelle macedonie, se ne possono fare creme, marmellate, gelati e cocktail. In Indonesia è messo anche sottaceto o utilizzato per aromatizzare l'aceto. Il frutto è ricco di vitamina B e C, calcio e fosforo, la presenza di tannino lo rende leggermente astringente per l'intestino. La presenza di xantoni, stilbeni, tannini, chinina, polisaccaridi catechine, proantocianidine, conferiscono alla buccia delle proprietà esclusive: proteggono contro i radicali liberi, mantengono in salute le articolazioni. Per questo motivo si consiglia il consumo dell’intero frutto anche se la pelle è amarognola. Quando si acquista, è meglio scegliere i frutti più grossi, controllando che non siano secchi e abbiano la buccia leggermente cedevole al tatto, se la buccia è secca e il peduncolo è ossidato, il frutto non è più commestibile.

>FRUTTA ESOTICA 1<

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