Sant'Ambrogio 2025

Gonfalone di Milano: su entrambe le facce compare Sant’Ambrogio, il patrono di Milano L’opera,tessuto, ricamo e tempera alta 5 metri e larga 3,50, fu commissionata dalla Magnifica Comunità di Milano nel 1565 e terminata nel 1566. Collocazione: Castello Sforzesco -

Il 7 dicembre a Milano si celebra il santo patrono della città: Sant'Ambrogio. A lui si deve il "Rito Ambrosiano". Aurelio Ambrogio nasce a Treviri, in Germania, intorno al 340 d. C. Suo padre è il prefetto del pretorio per le Gallie, e lui decide di seguire le sue orme trasferendosi a Roma per  studiare retorica ed eloquenza e diventando prima avvocato e poi pretore. Nel 370 d. C. è nominato governatore della Liguria e dell'Emilia e si trasferisce a Milano dove i milanesi conquistati dalle sue capacità oratorie si rivolsero all’imperatore Flavio Valentiniano perché lo nominasse vescovo. La nomina ufficiale arrivò  il 7 dicembre del 374.

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Che simpatiche pazze!

Sfogliando il mio blog ho rivisto per caso un vecchio post natalizio del 18 dicembre 2017

"Bébé danse avec maman - Ukraine's Got Talent"

MAMME SIMPATICAMENTE PAZZE😀 NON SONO BAMBOLOTTI!

Comincia il countdown per il Natale

 Il bimbo che alberga in me era impaziente di fare l'albero di Natale.😊

... e anche quelli della redazione del mio blog hanno fatto l'albero😀

NIGAURI è il nome giapponese per il melone amaro

 

Melone Amaro è una pianta erbacea rampicante annuale può raggiungere altezza di 140-180 centimetri. Epoca di fioritura: Giugno-Settembre. La pianta preferisce un’esposizione di sole o mezzo sole con terreno ben drenato. 

Utilizzo in cucina: il frutto immaturo si consuma cotto, bollito, stufato o fritto. Il frutto si taglia per il lungo si eliminano i semi e la parte fibrosa poi si cuoce. Le foglie ed i giovani germogli bolliti si consumano come contorno. 

Melone amaro e tofu saltati con uovo (Goya chanpuru)

La giornata dell'olivo 26 novembre

La leggenda dice che Atena e Poseidone stavano litigando per assegnare il proprio nome alla città in costruzione.

Zeus, per calmare il litigio stabilì che “La città avrebbe avuto il nome del dio che avesse fatto il dono migliore per l’Umanità”.

Poseidone allora fece comparire un magnifico cavallo bianco per alleviare le fatiche del lavoro degli uomini.

Athena, invece, percosse la terra con la propria lancia e, improvvisamente, sorsero alberi con le foglie argentee: era nato l’albero dell’olivo.

Zeus assegnò la vittoria alla propria figlia Athena e la città prese il nome di Atene; donando l’albero dell’olivo, Athena aveva donato all’Umanità luce, sostentamento e il simbolo della pace.

Per la giornata dell'olivo ho fatto il post usando un testo trovato in rete