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sabato 15 gennaio 2011

Myanmar

Myanmar ex Birmania
Il Myanmar è uno dei Paesi più poveri del mondo, PIL pro capite: 1.253 € ma ha petrolio e miniere di pietre preziose, la vita media è di sessantuno anni. La mortalità infantile sotto i cinque anni è: 120‰ maschi / 102‰ femmine. Legge e scrive l’89,9% della popolazione. Questo popolo (50 milioni) convive con le dittature e le ingiustizie che lo affliggono, eppure una massima che si vede spesso affissa dice: "Se incontri qualcuno senza un sorriso, regalagliene uno dei tuoi”. Rudyard Kipling non riuscì mai a trovare aggettivi adatti a descrivere Rangoon. All'inizio degli anni '90 nel triangolo d'oro, area montuosa di circa 400.000 km² fra Birmania, Laos e Thailandia, si producevano oltre 2000 tonnellate d'oppio. I coltivatori guadagnavano dall’oppio, meno di 150 dollari per famiglia l’anno, mentre si arricchivano trafficanti, politici corrotti che li proteggevano, magistrati che chiudevano un occhio e i militari e la polizia che li chiudevano entrambi. Mentre la maggioranza della popolazione vive in condizioni di povertà, impressiona il tempio di Shwedagon una delle meraviglie del mondo, distrutto da terremoti e incendi, sempre ricostruito, copre una superficie di cinque ettari a custodire otto capelli di Buddha, è ricoperto da lastre d’oro massiccio, diamanti, rubini, topazi e zaffiri. 

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