L' ipnosi
Anche se comunemente la storia dell'ipnosi prende le mosse dal XVIII secolo, con F. A. Mesiner, le sue vere origini sono ben più remote: l'analisi dei reperti archeologici e l'osservazione dei popoli primitivi contemporanei ci mostrano infatti come già nella preistoria venissero prodotti fenomeni sostanzialmente simili a quelli oggi ritenuti tipici dell'ipnosi.
L'associazione dell'ipnosi con la magia, col soprannaturale durò a lungo, ostacolando seriamente lo studio scientifico di tali fenomeni; di tale legame ancor oggi, almeno nella concezione popolare, sono rimaste visibili
Il magnetismo animale: Mesmer
Egli avanzò una spiegazione di tipo fisico-naturalistico, che si rifaceva alle concezioni di Paracelso, Maxwell, Kircher, alla metafisica di Làbnitx e alla fisica di Galvani e Lavoísier.
Esiste un fluido universale affermava Mestner nel 1766 - presente in ogni tipo di materia (il sole, i pianeti, le piante, gli animali), soggetto a irradiazione e concentrazione, attraverso il quale i pianeti esercitano influssi notevoli sul corpo umano. La malattia consiste - egli proseguiva - in una disarmonia nella distribuzione di questo fluido, che può essere risanata indirizzando ne!l'organismo il flusso vitale, riequilibratore, proveniente dal magnete.
La credenza nelle proprietà magnetiche del corpo umano e nel potere terapeutico del magnete era diffusa già nel Medioevo; proprio in quegli anni, però, un contemporaneo di Mesmer, Padre Hell, aveva elaborato una speciale tecnica « magnetica » per la cura delle malattie, la quale stava riscuotendo un buon successo.
Una vivace disputa fra i due, riguardo alla priorità della scoperta, ben presto si accese; essa portò ad un risultato decisivo, poiché Mesmer fu indotto ad abbandonare la calamita e con essa il magnetismo minerale, per occuparsi solamente dei magnetismo animale. Egli dimostrò, per difendersi dalle accuse di Padre Hell, che quasi ogni cosa - e non solamente la calamita - poteva condurre il flusso magnetico: tale fluido - egli sostenne - è simile a quello elettrico, potendo essere accumulato ed agire a distanza, ed è attratto o respinto dai corpi animali, in cui esso può penetrare.
Questa nuova concezione trovava la sua applicazione in una particolare prassi terapeutica. Mesmer si avvicinava al malato e guardandolo intensamente negli occhi si metteva in sintonia con lui; passava quindi ripetutamente, sulle parti malate, la sua mano o la bacchetta d'oro che impugnava.
A causa aella violenta opposizione delle associazioni mediche viennesi, Mesmer si trasferì a Parigi, dove il successo fu così strepitoso e l'afflusso dei pazienti così intenso, che la tecnica individuale venne ben presto abbandonata in favore di una terapia di gruppo.
I pazienti sedevano in una sala all'oscurità, attorno alla famosa « baque » (una grande vasca in cui erano disposte bottiglie piene di acqua magnetizzata), e Mesmer passava fra loro fissandoli intensamente e sfiorandone i corpi con la sua mano o la sua bacchetta. Scene improvvise di convulsioni, di pianti, di risa, scoppiavano intorno alla vasca e spesso si trasmettevano nel gruppo, in un contagio collettivo favorito dalla atmosfera potentemente suggestiva; ne seguivano sovente « miracolose » guarigioni, anche se la causa non risiedeva tanto nel fluido magnetico ipotizzato da Mesmer, quanto in una vera influenza « ipnosuggestiva » su disturbi quasi esclusivamente di natura psicosomatica o isterica.
Va rilevato a questo riguardo che alcuni autori (ad es. Eysenck) non riconoscono la natura ipnotica delle tecniche mesmeriane e contestano l'uso frequente di presentare Mesmer come il « padre dell'ipnosi ». In realtà l'atmosfera potentemente suggestiva, il silenzio, l'oscurità, i passi, la fissazione degli occhi, sono ancora oggi elementi caratteristici delle tecníche di induzione; inoltre le convulsioni isteriche, le violente scariche emotive dei pazienti « mesmerizzati » possono essere considerate, a pieno diritto, fenomeni di tipo ipnotico, elicitati da specifiche suggestioni - esplicite e implicite - dell'operatore.
Le pratiche mesmeriane, comunque, andarono sempre più diffondendosi, e ciò nonostante l'atteggiamento scettico e sprezzante delle società mediche e scientifiche d'Europa; nel 1784 il Re di Francia decise perciò di nominare due commissioni per indagare « sulla possibile esistenza ed utilità » del magnetismo animale, e scelse a tal fine alcuni fra i migliori scienziati di quel periodo (quali Franklin. Lavoisier, Bailly). I commissari dimostrarono con ingegnosi esperimenti che « l'immaginazione, indipendentemente dal magnetismo, produce delle convulsioni », e che « il magnetismo, senza l'immaginazione, non produce nulla ». Essi conclusero perciò negando l'esistenza del magnetismo e proponendo una spiegazione alternativa degli effetti ad esso attribuiti, basata sul contatto, l'immaginazione e l'imitazione.
I risultati dell'inchiesta vennero subito pubblicati, diffusi in Francia e all'estero, e diedero un colpo fatale al mesmerismo, che pure aveva riscosso ampi e talora prestigiosi consensi. Eppure, nonostante il crollo della teoria « fluidica », si era compiuto, grazie a Mesmer, un passo decisivo: la scienza ufficiale era stata finalmente indotta ad esplorare un campo di fenomeni che fino allora era stato quasi completamente trascurato.
La storia del magnetismo può suggerire, inoltre, alcune importanti considerazioni generali: da una parte induce a riflettere su quanto aspettative e credenze proprie di un certo ambiente socio-culturale possano influire sulla natura- dei fenomeni osservati (nel caso specifico, le convulsioni e le improvvise « catarsi » dei pazienti magnetizzati); dall'altra, osservando come si verificassero, malgrado l'inconsistenza della teoria magnetica, vere e proprie guarigioni, se ne deve ricavare il concetto generale che l'efficacia terapeutica di un trattamento non può convalidare una teoria (concetto oggi ribadito, tra l'altro, dai teorici della Bebavior Modification riguardo alle guarigioni della psicologia tradizionale).
Utilizzo in medicina
L'ipnosi è stata impiegata come coadiuvante terapeutico nel trattamento di vari problemi fisiologici e comportamentali; riduce, ad esempio, i dolori provocati da mal di schiena, ustioni e cancro. Secondo alcune ipotesi gli effetti terapeutici dell'ipnosi sarebbero superiori a quelli esercitati dalla somministrazione di un placebo; ciononostante sono ancora pochi i medici che utilizzano l'ipnosi nella pratica. Alcuni problemi comportamentali, come il fumo, le reazioni eccessive e l'insonnia sono trattabili tramite ipnosi. La maggior parte degli psichiatri ritiene tuttavia che questa tecnica non sia indicata per la cura dei disturbi mentali.
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