Oligoterapia
Il termine Oligoterapia, dal greco oligos = poco, indica un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di oligoelementi, a dosi deboli, dell'ordine del milionesimo di grammo. L'oligoterapia utilizza anche elementi minerali che non sono propriamente oligoelementi, ma che appartengono al gruppo degli elementi plastici (Zolfo, Fosforo) o degli elementi maggiori (Magnesio, Potassio). Esistono 2 indirizzi in oligoterapia: catalitico e nutrizionale.
L'indicazione per il trattamento con gli oligoelementi sono i disturbi funzionali, non lesionali.
L’oligoterapia diversifica in 3 indirizzi: catalitica, nutrizionale e farmacologica.Oligoterapia farmacologicaTale indirizzo utilizza dosi “farmacologiche” di un elemento, nel trattamento di alcune forme morbose particolari. La quantità consigliata è nettamente superiore a quella dell’integrazione alimentare ed è nell’ordine dei milligrammi.
Che cosa cura l’oligoterapia:
In base all´osservazione clinica, J. Ménétrier individuò 4 grandi tendenze morbose generali che definì "diatesi".
*La diatesi 1 - allergica o del manganese raggruppa un insieme di manifestazioni morbose, espressione di una reattività abnorme, eccessiva, di tipo prevalentemente allergico (orticaria, eczema, asma bronchiale, rinite allergica, ipertensione arteriosa, palpitazioni, colon irritabile, algie diffuse senza deformità articolari).
Da un punto di vista del comportamento questo modello presenta un’iperattività, intensa emotività, agitazione e euforia verso fine giornata.
L’oligoelemento di base indicato in queste forme morbose è il Manganese, mentre elementi complementari utili sono lo Zolfo e lo Iodio.
*La diatesi 2 - ipostenica o del manganese-rame raggruppa un insieme di manifestazioni morbose caratterizzate da processi infettivi a ripetizione a livello otorinolaringoiatrico, respiratorio, gastroenterico e urinario (rinite, faringite, tonsillite, otite, sinusite, bronchite, cistiti recidivanti, tendenza all´ipotiroidismo, alcune forme di eczema, colite, mestruo doloroso). Dal punto di vista del comportamento questo modello reattivo è caratterizzato da ipostenia, facile affaticabilità, necessità di molte ore di recupero e di sonno, calo energetico nella seconda metà della giornata.
La terapia con oligoelementi è basata sulla somministrazione del complesso Manganese-Rame. Di frequente va associato il Rame, come oligoelemento complementare.
*La diatesi 3 - distonica o del manganese-cobato, detta anche "neuroartritica", raggruppa un insieme di manifestazioni morbose conseguenti a distonia neurovegetativa (disturbi della circolazione arteriosa e venosa, gastroduodenite, ulcera gastroduodenale, intestino irritabile, artrosi nelle sue varie localizzazioni, fibromialgie, disturbi della menopausa, insonnia, ansia e turbe dell´umore, alterazioni del metabolismo). E´ dominata dall'ansia e dalla diminuita capacità di concentrazione e di memoria. Caratteristica è la stanchezza di mattino, ma soprattutto il progressivo affaticamento nel corso della giornata che si esprime con senso di peso agli arti inferiori. E’ definita diatesi "vecchia" e di "involuzione", in quanto si perviene ad essa partendo dalle prime due diatesi.
Il trattamento delle manifestazioni di questo modello reattivo è il complesso Manganese-Cobalto. Oligoelementi complementari frequentemente indicati sono: Cobalto, Magnesio, Potassio, Litio.
*La diatesi 4 - anergica o del Rame-Oro-Argento, è caratterizzata dalla mancanza di vitalità e capacità di adattamento dell´organismo (convalescenza, esiti di trauma recente o remoto, dopo un intervento chirurgico, processi infiammatori e infettivi a ripetizione e a lenta risoluzione, compromissione dello stato generale, depressione). Può essere transitoria o lieve come nella convalescenza, oppure essere persistente nelle situazioni precedenti lesioni anche gravi. Si evidenzia la perdita progressiva della memoria con atteggiamento generale di rinuncia con tendenza all´isolamento e alla depressione. La stanchezza generale non migliora con il riposo.
Il trattamento richiede il complesso Rame-Oro-Argento.
*La sindrome da disadattamento
Secondo J. Ménétrier e H. Picard, la “sindrome da disadattamento” è la difficoltà di adattamento delle ghiandole endocrine agli stimoli ipofisari, secondo l’asse ipofiso-genitale e ipofiso-pancreatico. Non fa propriamente parte delle 4 diatesi descritte in precedenza, ma può associarsi ad esse.
Nella sindrome da disadattamento relativa all’asse ipofiso-genitale si possono manifestare:
- Ritardi di sviluppo locale o generale.
- Impotenza sessuale funzionale.
- Disfunzioni ovariche e del ciclo mestruale.
Nella sindrome da disadattamento correlata con alterazioni dell’asse ipofiso-pancreatico, si hanno manifestazioni da alterazioni del metabolismo glucidico:
- Bulimia.
- Malessere prima dei pasti.
- Sonnolenza post-prandiale.
L’associazione Zinco-Rame è il regolatore endocrino della sindrome da disadattamento dell’asse ipofiso-genitale, mentre l’associazione Zinco-Nickel-Cobalto è indicata nella sindrome da disadattamento dell’asse ipofiso-pancreatico.
I preparati in oligoterapia
Gli oligoelementi non possono essere somministrati in soluzione sotto forma di metallo, ma in forma ionizzata.
La quantità dell’oligoelemento è dell’ordine del milionesimo di grammo (10 -6 g) in modo da assicurare un’ampia superficie di contatto e quindi la possibilità di legame. Quantità superiori aumentano gli aggregati tra gli oligoelementi, diminuendo la loro disponibilità.
Gli ioni metallici devono presentarsi sotto forma di “alta energia” (teoria dei quanti) per essere capaci di attivare gli elementi già presenti nell’organismo, ma non biodisponibili a motivo della chelazione.
In commercio sono disponibili numerosi preparati. Cloruri, nitrati e solfati manifestano un’azione irritante sulla mucosa gastrointestinale. In oligoterapia catalitica, i gluconati sono preparati ottimali. Il radicale anionico impiegato è il gluconato, precursore diretto del glucosio. L’ossidazione del gluconato porta all’acido gluconico, che rappresenta una delle vie di detossicazione più importanti dell’organismo. Solitamente i preparati vanno posizionati sotto la lingua da dove, grazie alla permeabilità delle mucose, sono assorbiti e diffusi rapidamente nell’organismo, senza venir alterati dai succhi gastrici.
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