La pirografia
Tutto ciò che è in legno (o anche in cuoio) naturale e sufficientemente duttile, può essere pirografato: cornici, vassoi, mensole, tavolinetti, sgabelli, scatole, scatoline, ciotole, tavolette in legno, etc... Qualora il supporto prescelto fosse stato già trattato, sarà il caso di passare della carta vetrata a grana sottile in modo da riportare il legno allo stato naturale.
Le punte del pirografo si possono classificare in due categorie:
quelle costituite da un segno semplice, che non producono quindi una forma definita (es.: la punta universale), quelle che imprimono un segno geometrico determinato (es.: un piccolo cerchio, un triangolo,un ovale, un tridente)
Le punte sono molto resistenti ma per non danneggiarle, evitare di mettere il filo della resistenza a contatto con le parti metalliche dell'apparecchio, non lavorare con il filamento della punta che si riscalda più della punta stessa. I meno esperti usano questo filamento per brunire le superfici o per ingrandire dei buchi ma ciò è senz'altro da sconsigliare.
Evitare che la punta tocchi inavvertitamente il filo di attacco.
E' importante far freddare bene le punte prima di rimuoverle e riporle. E' per questo che molti pirografi hanno più attacchi per più punte in modo che non si debba perdere troppo tempo nel cambiarle volendone usare più di una.
E' preferibile evitare l'uso di una vasta varietà di punte in un singolo lavoro poichè ciò provocherebbe un sovraccarico di segni con risultati quasi sempre negativi.
Alternando punti piccoli e grandi, fitti e radi, si ottengono chiaroscuri molto simili a quelli realizzati con la china e quindi si ottiene un ottimo livello decorativo.
E' sicuramente una buona idea quella di consultare testi di tecniche di disegno a china poichè anche in questo caso vengono ampiamente usati punti e linee per realizzare soggetti di aspetto anche tridimensionale.
E' evidente che lavorare a china sulla carta è un po' diverso che incidere il legno con il pirografo, non fosse altro che per il fatto che il tratto non può essere veloce come con la penna a china, ma nonostante ciò, si possono ottenere effetti grafici molto simili impreziositi, nel caso della pirografia, dai toni caldi del legno.
Le punte del pirografo si possono classificare in due categorie:
quelle costituite da un segno semplice, che non producono quindi una forma definita (es.: la punta universale), quelle che imprimono un segno geometrico determinato (es.: un piccolo cerchio, un triangolo,un ovale, un tridente)
Le punte sono molto resistenti ma per non danneggiarle, evitare di mettere il filo della resistenza a contatto con le parti metalliche dell'apparecchio, non lavorare con il filamento della punta che si riscalda più della punta stessa. I meno esperti usano questo filamento per brunire le superfici o per ingrandire dei buchi ma ciò è senz'altro da sconsigliare.
Evitare che la punta tocchi inavvertitamente il filo di attacco.
E' importante far freddare bene le punte prima di rimuoverle e riporle. E' per questo che molti pirografi hanno più attacchi per più punte in modo che non si debba perdere troppo tempo nel cambiarle volendone usare più di una.
E' preferibile evitare l'uso di una vasta varietà di punte in un singolo lavoro poichè ciò provocherebbe un sovraccarico di segni con risultati quasi sempre negativi.
Alternando punti piccoli e grandi, fitti e radi, si ottengono chiaroscuri molto simili a quelli realizzati con la china e quindi si ottiene un ottimo livello decorativo.
E' sicuramente una buona idea quella di consultare testi di tecniche di disegno a china poichè anche in questo caso vengono ampiamente usati punti e linee per realizzare soggetti di aspetto anche tridimensionale.
E' evidente che lavorare a china sulla carta è un po' diverso che incidere il legno con il pirografo, non fosse altro che per il fatto che il tratto non può essere veloce come con la penna a china, ma nonostante ciò, si possono ottenere effetti grafici molto simili impreziositi, nel caso della pirografia, dai toni caldi del legno.
Questi consigli sono una minima parte della complessa arte della pirografia
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La pirografia Tecnica antica quanto l'uso del fuoco, ha trovato nei millenni svariate applicazioni di cui le più conosciute sono quelle artistiche, differenziata nell'uso di mille materie prime diverse: cuoio, pelle, legno e tante altre...
La procedura di elaborazione dei quadri pirografici prevede varie fasi di cui le più importanti sono:
La procedura di elaborazione dei quadri pirografici prevede varie fasi di cui le più importanti sono:
Il tutto per dare la possibilità a chi osserva di apprezzare la manualità e la fantasia di chi ha realizzato l'opera.
L'arredamento della propria casa, gli spazi dove vivono i bambini, gli ambienti più caldi e raccolti dell’ambiente in cui viviamo possono ritrovare con questi oggetti il gusto estetico di un'arte antica e l'originalità del tocco personale.
L'arredamento della propria casa, gli spazi dove vivono i bambini, gli ambienti più caldi e raccolti dell’ambiente in cui viviamo possono ritrovare con questi oggetti il gusto estetico di un'arte antica e l'originalità del tocco personale.
alcuni esempi:
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