Le rocce si muovono?
Racetrack Playa (parco nazionale della Death Valley, California) è famoso per le sue pietre mobili.
Le pietre si sono staccate dalle colline che si vedono sullo sfondo e, raggiunta la spianata, si muovono da sole. Le tracce lasciate sono ben visibili. Il fondo della playa (un antico lago) è fango asciutto, inaridito che si è rotto in piccoli perfetti ottagoni e pentagoni. Accanto ai solchi non vi sono tracce d'interventi umani.
All'inizio del '900 si è pensato alla forza del vento, ma l'ipotesi che riuscisse a spostare rocce di oltre 300 chili fu scartata quasi subito. Fu quindi presa in considerazione la pendenza del terreno. La teoria resse fino, quando non ci si rese conto che la direzione era nord-est, ma a nord il terreno è alcuni centimetri più alto che a sud
I geologi Paula Messina e Phil Stuffer facendo misurazioni con i satelliti, sostengono che la causa è il vento unito alla pioggia.
Il terreno è formato da argilla finissima; bagnato, si trasforma in fango che funge da lubrificante, riducendo l'attrito tra rocce e terreno. A questo punto entra in gioco il vento, che soffia fino a 112 km orari. Le rocce risalgono il terreno in quanto si viene a formare una sorta di tunnel.
Resta in ogni modo un dubbio, certe viaggiano solo per alcuni piedi; altre procedono per centinaia di yards. Come fa il vento a girare in circolo, tornare indietro su se stesso e zigzagare? Perché due rocce una accanto all'altra prendono percorsi totalmente differenti, perché alcune rimangono ferme?
Le rocce sono state tutte chiamate con nomi di donna. Shirley, la più volenterosa, si è spostata per 850 metri. Sofia, la più pigra si è fermata dopo 3 metri.
Agosto 2014
Risolto il mistero dei sassi di Racetrack Playa che si muovono nella Death Valley
Richard Norris, paleoceanografo della Scripps Institution di San Diego, che ha registrato lo spostamento di 224 metri di un sasso tra dicembre 2013 e gennaio 2014, ha scoperto che di notte in inverno la superficie del lago asciutto si copre di uno strato di ghiaccio spesso tra 3 e 6 millimetri. Quando nella tarda mattinata il ghiaccio si scioglie e si spezza in placche queste, spinte dal vento, provocano lo spostamento dei sassi che si muovono a una velocità variante fra 2 e 5 metri al minuto.
Nonostante nella Valle della morte a Furnace Creek il10 luglio 1913 sia stata registrata la temperatura di 56,7 °C, in alcune zone in inverno può scendere sotto lo zero e far ghiacciare la poca acqua presente. È dunque il ciclo invernale di gelo e disgelo che fa muovere i sassi.
Evviva!
RispondiEliminaMistero svelato.
Hanno impiegato parecchio tempo per risolverlo e Richard Norris ha dichiarato che è stata una ricerca noiosissima :-)
RispondiEliminaBuona giornata Vittorino
enrico