Questo è un singolare edificio costruito a Dornach, in Svizzera, nel 1920, dal filosofo austriaco Steiner, il quale lo chiamò così in omaggio del poeta tedesco Goethe, nei confronti del quale provava una certa affinità intellettuale.
Steiner progettò tale edificio allo scopo di diffondere al suo interno e sue teorie filosofiche, che si rifacevano alla filosofia indiana ed alla teosofia di Madame Blavatsky. L'idea di Steiner era quella di creare un "edificio vivente", che si conformasse con armonia alle leggi dell'universo, ma soprattutto, riprendendo la tradizione delle cattedrali gotiche, Steiner voleva creare un vero e proprio libro di pietra che materializzasse in forme architettoniche e rendesse evidente, i principi della sua filosofia.
Per questo motivo l'edificio fu costruito secondo le regole dell'euritmia, ovvero la corrispondenza armoniosa di proporzioni, linee e suoni. L'edificio venne pensato come un essere vivente e fu quindi dotato di locali e strutture che, per la loro importanza e la funzione da esse svolta, potevano essere paragonati agli organi dell'uomo, per questo l'edificio aveva un cuore un cervello, ecc. Nella migliore tradizione massonica ed iniziatica, infine, si cercò di stabilire tra l'edificio (microcosmo) e l'universo (macrocosmo) una relazione stretta ed inscindibile, in cui il microcosmo dell'edificio era riproduzione e rappresentazione del macrocosmo, non a caso ritroviamo, come nei templi massonici, che il soffitto della sala principale, l'atrio avvolgente, è costituito da una volta emisferica, riproduzione della volta celeste. Purtroppo l'edificio è andato completamente distrutto nel 1922 a causa di un'incendio e fu poi ricostruito, con forme però diverse dalle originali, verso la fine degli anni venti, quando Steiner era già morto.
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