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mercoledì 26 novembre 2014

El tredesin de marz


La pietra del tredesin de marz
“El tredesin de marz” è una delle feste milanesi più antiche, è celebrato nella domenica più vicina al 13 marzo, annuncia la primavera ed è sinonimo di Festa dei fiori, che sono venduti nei vari mercatini all’aperto. Per la chiesa si celebra il processo di cristianizzazione di Milano iniziato da San Barnaba nel 51 d.C. 
La ricorrenza prende il nome da una leggenda legata ad una pietra tonda di probabile origine celtica, con un foro centrale dal quale partono tredici raggi. Oggi la pietra e la lapide di marmo bianco che la incornicia sono inserite nel pavimento della navata centrale della Chiesa di Santa Maria al Paradiso in Corso di Porta Vigentina 14. Parte della sua storia è scritta in latino, sulla lapide di marmo bianco:
  
"Il 13 marzo del 51° anno del Signore, S. Barnaba Apostolo nel mentre predicava ai Milanesi il Vangelo di Cristo, non lungi dalle mura di Via Marina, a Porta Orientale, in questa pietra rotonda piantò il vessillo della Croce."

La tradizione vuole che il 13 marzo del 51 d.C. San Barnaba rifiutasse di entrare in Milano passando dalla porta principale per non inchinarsi davanti alla statua dell’imperatore romano o ossequiare le statue degli Dei pagani che adornavano le porte della città. Per questo motivo girò intorno alle mura della città ed entrando dalla parte di Porta Venezia, vide una pietra con un foro nel quale inserì una croce. Con questo atto sancì l’evangelizzazione di Milano. 
Sant’Ambrogio per custodire la base della prima croce eretta in Milano, fece costruire la Chiesa di San Dionigi e quando nel 1783 la chiesa fu demolita per far posto ai giardini pubblici di Porta Venezia, la pietra fu salvata e dal XVII secolo il Tredesin si trova in quella che è la sede attuale. 
 La pietra è sempre stata considerata solo una grossa pietra bucata decorata grossolanamente dagli uomini dell’età della pietra. Anche se gli studi non sono ancora finiti, quando gli studiosi hanno cominciato a collegare quelle linee al cielo e alla posizione in cui si trovavano le stelle circa 3000 anni fa, hanno scoperto che la pietra è in realtà uno strumento con il quale gli antichi abitanti di Milano osservando il cielo, stabilivano il momento giusto per seminare, fare i raccolti e i lavori nei campi.

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12 commenti:

  1. Veramente un post sentito, caro Enrico molto belle le foto della bella chiesa.
    Ciao e buon pomeriggio caro amico.
    Tomaso

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    1. È curiosa la leggenda legata ad una pietra che pare fosse un "Calendario" anticamente usato per decidere i giorni delle semine e dei raccolti.
      Ciao Tomaso buona giornata
      enrico

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  2. Anche ad Arona,a pochi chilometri da me,c'è la festa del Tredicino...

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    1. Sono quelle feste che il cristianesimo ha ereditato dai riti pagani, che in questo caso erano legati al plenilunio.
      Buona giornata Costantino
      enrico

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  3. Non conoscevo questa festa e relativa leggenda, Enri.

    Grazie con un abbraccio.

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    1. Ciao Gianna ho trovato curioso proporre la storia di questa pietra per la quale avevano costruito addirittura una chiesa.
      Buona giornata un abbraccio
      enrico

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  4. Enrico, tutto ciò è molto interessante!
    Scoprire i collegamenti avuti nel tempo e nelle tradizioni è davvero affascinante.
    Grazie, mi hai fatto conoscere qualcosa che proprio non sapevo e che spero di poter approfondire.
    Ti abbraccio, ciao.

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    1. Mi ha stupito che avessero costruito una chiesa per conservare un’antica pietra bucata il cui simbolismo forse è legato solo ad una credenza popolare ed abbiano poi scoperto dopo secoli l’uso che ne facevano le antiche popolazioni.
      Buona giornata Pia un abbraccio
      enrico

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  5. Non conoscevo questa storia e da appassionata di folklore l'ho trovata molto interessante.
    Grazie per tutte le cose che con i tuoi post mi hai permesso di apprendere.

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  6. Anche a me piacciono queste storie legate alle leggende e alle tradizioni popolari e se già le conosco o le trovo in rete ne faccio un post.
    Krilù ti ringrazio per il commento, buon fine settimana un abbraccio.
    enrico

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  7. Ma che storia interessante, che non conoscevo. Grazie Enrico.
    (mi commuove leggere il commento del caro Tomaso).
    Buona domenica.
    sinforosa

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  8. Tomaso resterà per sempre nei nostri cuori e anche la cara Krilù non la dimenticherò mai.
    Ciao cara Sinforosa, buona settimana,un abbraccio.
    enrico

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