Questa particolare pianta succulenta dalla caratteristica forma di fungo è la Dracaena cinnabari esiste in un solo posto al mondo, sull'isola di Socotra Yemen che è una bellezza naturalistica dell'oceano Indiano inserita tra i Patrimoni dell'Umanità dall'Unesco per la sua eccezionale biodiversità e le peculiarità endemiche. Il nome di questa pianta simbolo nazionale del paese e che compare sulle monete da 20 rial, deriva dalla resina rosso scuro che fuoriesce quando la corteccia o le foglie vengono incise. La resina è ancora utilizzata dalla popolazione locale come pigmento colorante, essenza profumata, ma anche come medicamento. Gli abitanti locali lo considerano, infatti, una panacea per curare ferite, dissenteria, per abbassare la febbre…
Il tronco e i rami del sangue di drago sono spessi e robusti, le foglie (usate per fare la corda) misurano fino a 60 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza, i fiori hanno infiorescenze, e portano piccoli grappoli di fiori profumati bianchi e verdi, i frutti sono piccole bacche carnose contenenti tra 1 e 3 semi che trasudano resina rossa e sono mangiate principalmente dagli uccelli.
Sulle Isole Canarie e anche in isole vicine e occidentali del Marocco esiste una pianta con un aspetto abbastanza simile ed è la Dracaena draco.
Interessante caro Enrico, non sapevo esistessero questi tipi di alberi.
RispondiEliminaLa natura non finisce mai di stupire.
Ciao e buona serata caro amico.
Tomaso
La “Dracaena Cinnabari” da non confondere con la “Dracaena Draco” è una pianta che sta diventando rara, cresce molto lentamente ed è addirittura considerata a rischio. L’uomo riesce a distruggere non solo gli animali, ora anche le piante sono a rischio.
EliminaBuona giornata Tomaso
enrico
Somiglia molto al nostro pino marino. La natura è sempre fonte di meraviglie.
RispondiEliminaCiao Enrico é per me un piacere essere di nuovo in giro. Un abbraccio
Ciao Paola mi fa piacere ritrovarti a scrivere sul tuo blog e a commentare gli altri blog.
EliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico
Non l'avevo mai sentita né vista in vita mia. Io direi che se la tagli, lei soffre e piange lacrime di sangue.
RispondiEliminaSarà anche una reazione eccessiva ma immagino che la prima volta faccia un certo effetto vedere una pianta che“sanguina” se la tagli.
EliminaBuona giornata Ambra un abbraccio
enrico
Mi piace, è caratteristica.
RispondiEliminaAbbraccio, Enrico.
Ciao Gianna giusta osservazione la tua, è veramente una pianta non comune.
EliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico
Una meraviglia della natura, peccato non poterlo avere in giardino.
RispondiEliminaCostantino non credo sia possibile coltivarle all’aperto, mi sembra di aver letto che ne esistono un paio di grossi esemplari in vaso al nord e un paio di esemplari negli orti botanici di Palermo e Messina.
EliminaBuona giornata
enrico