Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO
Casa Milà conosciuta come Pedrera fu commissionata ad Antoni Gaudì da Roser Segimon y Pere Milà per il suo imminente matrimonio e fu l’ultimo progetto civile che l’architetto Catalano realizzò nella sua Barcellona. Gaudì (Riudoms, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926) fu tra i primi che utilizzarono il cemento armato come elemento base e su questo applicò materiali di copertura, tipo maioliche frammentate e pietra grezza proveniente dal massiccio di El Garraf e di Vilafranca del Penedès (questo il motivo del nome"Pedrera").
Altri materiali fondamentali per Casa Milà sono il ferro battuto, utilizzato nelle porte, nei balconi, nella struttura stessa dell'abitazione e l'utilizzo del vetro armato che costituisce la pavimentazione trasparente di diversi balconi. L'edificio è composto di sei piani e su ognuno ci sono otto appartamenti. All’interno della Pedrera ci sono due cortili interni a pianta ovale con le pareti che salendo si allargano per garantire una buona luminosità a tutti gli appartamenti. Sul tetto i comignoli sono sculture dall'aspetto surreale e fantastico. Grazie al cemento armato, a livello architettonico, l’elemento predominante è la linea curva che trionfa nella facciata, negli interni e nei mobili. In questa casa non ci sono simmetrie, le proiezioni orizzontali dei singoli piani sono diverse fra loro.
La Pedrera si differenzia delle altre opere di Gaudì per la sua grandezza, le soluzioni che in Casa Battlò avevano raggiunto un alto effetto estetico, qui sono state abbandonate e sostituite da una facciata porosa di pietra che sembra erosa dall’azione del vento. Nel primo progetto casa Milà avrebbe dovuto avere all’apice un grande gruppo scultoreo dedicato alla Santa Vergine del Rosario, ma questa idea non fu realizzata per l’opposizione del committente dell’opera che non volle che l’edificio a causa dei suoi simbolismi fosse considerato un edificio religioso e Gaudì considerò così la sua opera incompleta.
La Pedrera è attualmente proprietà di una cassa di risparmio catalana, alcuni degli appartamenti appartengono a privati e sono abitati. Nel sottotetto è allestito un museo sulle tecniche costruttive di Gaudì.
Nessun commento:
Posta un commento
Anonymous comments with advertising links
are automatically considered SPAM