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martedì 12 aprile 2011

Terremoto in Giappone un mese dopo



     ... è passato un mese

11/04/2011
Un mese dopo la tragedia, una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 7,1 ha colpito il Giappone ma ciò che continua a preoccupare sono le radiazioni. Nonostante il rischio di grosse fughe radioattive pare si sia  ridotto, l'esposizione prolungata a dosi anche deboli di radioattività può comunque costituire un pericolo. Il governo suggerisce a chi  abita in un raggio di 30 chilometri di non restare nell'area. L'ultimo bilancio delle vittime è salito a 13.013  morti e 14691  dispersi, le cifre sono ancora parziali.
Al largo del Giappone nelle acque dell’Oceano Pacifico,  automobili, barche distrutte, intere case con tutti i mobili (ne sono sparite 200.000), migliaia di oggetti di plastica hanno formato una grande isola galleggiante che si muove lentamente seguendo le correnti. Secondo gli esperti i primi detriti come barche da pesca e tutto ciò che non assorbe acqua raggiungeranno la California entro un anno mentre gli oggetti domestici navigheranno  tre anni prima di spiaggiarsi.


12/04/2011
Oggi l'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima. Il governo cerca di tranquillizzare la popolazione dicendo che il livello delle emissioni radioattive equivale solo al 10% di quelle misurate nel 1986 a Chernobyl, mentre un funzionario della Tepco, società che gestisce la centrale, ha affermato di temere che la fuga di radiazioni possa essere maggiore di quella verificatasi in Ucraina.

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Akio Okayasu, docente della Tokyo University of Marine Science and Technology ha calcolato che l'onda massima provocata dallo tsunami è stata di 38,9 metri  presso la penisola di Omoe, vicino alla città di Miyako, nella prefettura di Iwate. Precedentemente avevano detto che l'onda più alta di 37,9 metri, era stata segnalata nell'area di Taro. In seguito ai rilievi fatti da  Omoe sono stati trovati alberi  divelti su una collina che dista 400 metri dalla spiaggia. 

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21/04/2011
Le scosse continuano, anche questa notte una del 6° grado. È risultato che il 90% dei decessi è avvenuto per annegamento. Il premier giapponese Naoto Kan, ha annunciato che, dalla mezzanotte di oggi, la zona di 20 km intorno alla centrale diventa “no-entry zone”, dove l'"ingresso è vietato". Le radiazioni  sono troppo pericolose per la salute per questo motivo le circa 80.000 persone che erano state evacuate nei giorni scorsi non potranno rientrare.

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