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venerdì 15 ottobre 2010

Come fare le candele


Fare le candele La cera,  è un materiale facilmente manipolabile con l'aiuto del calore e chiunque può lavorarla senza necessità di particolari attrezzature.
La cera può essere di vari tipi: di sola paraffina, di sola stearina, di una miscela di entrambe o di purissima cera d'api. Lo stoppino: E' un intreccio di fili di cotone strettamente intrecciati. Nelle candele di grande diametro sono, in genere, forniti di una base metallica perché, quando le candele sono accese da molte ore, si può formare una pozza di cera fusa in cui i normali stoppini hanno difficoltà a rimanere diritti. E' importante che lo stoppino sia proporzionato al diametro della candela, se fosse troppo grosso assorbirebbe troppa cera e produrrebbe  fumo mentre, se fosse troppo sottile, non riuscirebbe a sciogliere i bordi della candela e potrebbe spegnersi.
*La paraffina: E' un miscuglio di idrocarburi, è di colore bianco e traslucida. Le candele fabbricate unicamente con paraffina appaiono più trasparenti delle altre e sono più difficoltose da estrarre dagli stampi.
*La stearina: E' di colore bianco opaco. Si possono fabbricare candele con la sola stearina ma, solitamente, viene mescolata alla paraffina per opacizzarla e renderla più solida al fine di impedire che le candele colino.
*La cera d'api: Ha un colore giallo scuro, fonde a temperature intorno ai 65° C ed il suo costo può essere da 5 a 10 volte superiore a quello della paraffina. Se utilizzata pura presenta qualche difficoltà  in più nella fabbricazione delle candele.
I coloranti:
 Le cere possono essere colorate in vari modi: il modo più semplice è acquistare formine di cera colorata concentrata, che saranno poi diluite nella cera bianca per ottenere il colore voluto. Sono utili anche gli avanzi dei cosmetici, per esempio rossetti e ombretti.
Le essenze profumate:
 Per profumare le candele esistono in commercio essenze già mescolate a piccole quantità di cera, oppure è possibile utilizzare oli profumati da versare direttamente nella cera liquida.
I materiali di recupero:
La cera avanzata di vecchie candele può essere utilizzata per farne di nuove: è sufficiente scioglierla ed eliminare l'avanzo di stoppino.
Lo stoppino può essere realizzato con alcuni fili di cotone da uncinetto preventivamente bagnati in una soluzione di acido borico al 2-3%. Devono essere poi doppiati fino a raggiungere il diametro desiderato e successivamente immersi per pochi secondi in cera calda.
Gli stampi:
Si trovano già pronti nei negozi specializzati, quelli in plastica sono utilizzati per le candele da candeliere, i candelotti e le candele di forma sferica, mentre quelli in silicone sono usati per candele dalle forme più complesse che, per essere estratte, necessitano di stampi elastici.
Si possono usare anche oggetti di uso comune, per esempio, scatole di latta, bicchieri, bottiglie di plastica, cartocci del latte, forme da budino e per biscotti, contenitori di alluminio per cibi, vasi in coccio.
Gli strumenti:
Per fabbricare le candele servono: pentole di diverso diametro, uno o più pentolini muniti di beccuccio, termometro, forbici, taglierino, cucchiaini, pennelli, becchi d'oca (quelli per i capelli), spiedino metallico, pinzetta ferma-stoppino (si trova nei negozi specializzati), spatole e scalpelli.  
Realizzazione:
 La miscela più comune è composta da un 90% di paraffina e da un 10% di stearina. Si versa nella pentola paraffina e stearina già mescolate nelle giuste proporzioni. L'operazione di scioglimento della cera può essere fatta a bagnomaria ( bisogna stare attenti a non far entrare nel contenitore gocce di acqua) oppure a fuoco molto basso. La cera deve essere sciolta sempre in maniera lenta e graduale, soprattutto se colorata, per evitare di bruciarne il fondo e quindi alterarne i colori. E' sempre bene incerare prima lo stoppino perché favorisce l'accensione della candela. Quando è possibile è meglio far solidificare la candela immergendo lo stampo nell'acqua fredda: questo metodo favorisce il ritiro laterale della cera facendo così staccare più facilmente la candela dalla parete dello stampo. Un altro metodo è quello del raffreddamento veloce nel freezer: in questo caso, però, non bisogna dimenticare di controllare spesso la candela perché la cera, congelandosi, può formare crepe non eliminabili.
Se lavorate in cucina  ricordatevi di proteggere  il piano di lavoro, i piani in legno o in marmo possono assorbire i coloranti mescolati alla cera ed essere quindi danneggiati. Al contrario, i piani in formica o altri materiali sintetici sono perfettamente adeguati.
Norme di sicurezza:
Attenti alle temperature, se scaldata troppo, la cera, prima fuma poi s'incendia.
 Non adoperare mai l'acqua per spegnere la cera in fiamme, perché provoca schizzi molto pericolosi.
La pulizia:
La cera depositatasi sulle superfici solide si rimuove facilmente con una spatolina. Se, invece, è colata su un capo di vestiario, porre la stoffa tra due fogli di carta assorbente e passarvi sopra il ferro da stiro caldo; successivamente lavare con acqua calda e sapone.
  Non versare mai cera ancora calda, eventualmente avanzata da una lavorazione, nello scarico del lavandino, perché potrebbe otturare le tubazioni.

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