Il verme di Pompei (Alvinella pompejana)
Le fumarole nere sono sorgenti idrotermali situate sul fondo oceanico e si formano quando l’acqua proveniente da sotto la crosta terrestre trova uno sbocco attraverso delle fenditure. Quando l'acqua, molto acida, che ha una temperatura di circa 400° (non bolle a causa della pressione) entra in contatto con quella fredda dell’oceano, molti minerali precipitano dando origine al caratteristico colore nero.
In quest’ambiente particolarmente ostile a 2100/2500 m di profondità vive l'Alvinella pompejana un verme lungo circa tredici centimetri, unica creatura complessa in grado di resistere a una temperatura così elevata. Il suo corpo sta in tubi biancastri e sottili, affiancati gli uni agli altri, mentre la testa di colore rosso scuro, di forma tentacolare (sono le branchie) sporge dall'estremità. Con una sonda-termometro i ricercatori hanno rilevato che la temperatura nel tubo è di 80° C le branchie invece sono immerse in acqua a 22°C. Alcuni batteri termofili, che hanno nel loro DNA una proteina in grado di proteggerli da temperature troppo elevate, hanno sviluppato una simbiosi con tali vermi e ricoprono una parte del loro corpo formando una specie di "vello" spesso un centimetro. In cambio il verme secerne del muco di cui si nutrono i batteri. Probabilmente milioni di anni fa condizioni di vita così estreme erano usuali sulla terra
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