Australia: catturato un rospo dalle dimensioni sorprendenti.
Si tratta di un esemplare di " rospo delle canne* " ed è il più grande mai scoperto nei Territori del nord, dove questi anfibi sono stati introdotti negli anni trenta dalle isole Hawaii per contrastare la diffusione di animali pericolosi.
Soprannominato "Toadzilla", si tratta di un esemplare di oltre venti centimetri per quasi un chilo di peso. Secondo alcuni ambientalisti australiani, questa specie, ha avuto un ruolo importante nel contenere il numero di alcune specie di serpenti, lucertole e piccoli marsupiali, secondo altri la specie è estremamente dannosa e l'espansione ormai incontrollata.
Sembra che il veleno che hanno in corpo sia stato letale per dei coccodrilli che si sono cibati di questo tipo di rospi. In Australia si calcola vi siano attualmente oltre 200 milioni di esemplari.
Si tratta di un esemplare di " rospo delle canne* " ed è il più grande mai scoperto nei Territori del nord, dove questi anfibi sono stati introdotti negli anni trenta dalle isole Hawaii per contrastare la diffusione di animali pericolosi.
Soprannominato "Toadzilla", si tratta di un esemplare di oltre venti centimetri per quasi un chilo di peso. Secondo alcuni ambientalisti australiani, questa specie, ha avuto un ruolo importante nel contenere il numero di alcune specie di serpenti, lucertole e piccoli marsupiali, secondo altri la specie è estremamente dannosa e l'espansione ormai incontrollata.
Sembra che il veleno che hanno in corpo sia stato letale per dei coccodrilli che si sono cibati di questo tipo di rospi. In Australia si calcola vi siano attualmente oltre 200 milioni di esemplari.
*IL Bufo marinus, nel 1935, fu introdotto in Australia per controllare gli insetti che danneggiavano le piantagioni di canna da zucchero (da cui il nome volgare di rospo delle canne).
Lungo in media da 10 a 15 centimetri, può raggiungere anche dimensioni più considerevoli: il più grande esemplare descritto pesava 2.65 kg e misurava 38 cm. - Questi dati li ho ricavati da Wikipedia -
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Bufo marinus Linnaeus-
Il rospo delle canne è uno degli anfibi più infestanti e dannosi del mondo. Lungo in media 10 / 15 centimetri, pesa circa mezzo chilo ma può raggiungere dimensioni molto più considerevoli; è stato catturato un esemplare di 38 cm, e due chili e seicento grammi di peso. Originario del nuovo mondo, la sua introduzione in Australia si è rivelata disastrosa. Il bufo marinus avrebbe dovuto combattere alcuni insetti infestanti, invece la soluzione è stata peggiore del danno stesso e si è rivelata un flagello per la biodiversità, Questo rospo, infatti, secerne dalle ghiandole paratiroidi che si trovano ai lati della testa, una tossina (bufotossina) che è letale per piccoli roditori, serpenti e persino piccoli di coccodrillo. La bufotossina non è letale per l’uomo ma forse qualche vittima potrebbe averla fatta. L’alcaloide che si trova anche nell’Amanita muscaria, provoca effetti allucinogeni e pare che alcuni stupidi in cerca di sballo, lecchino il rospo. Credo che anche la dolce donzella che vide il rospo trasformarsi in principe, probabilmente invece di baciarlo lo avesse leccato. :-))
Il rospo delle canne è uno degli anfibi più infestanti e dannosi del mondo. Lungo in media 10 / 15 centimetri, pesa circa mezzo chilo ma può raggiungere dimensioni molto più considerevoli; è stato catturato un esemplare di 38 cm, e due chili e seicento grammi di peso. Originario del nuovo mondo, la sua introduzione in Australia si è rivelata disastrosa. Il bufo marinus avrebbe dovuto combattere alcuni insetti infestanti, invece la soluzione è stata peggiore del danno stesso e si è rivelata un flagello per la biodiversità, Questo rospo, infatti, secerne dalle ghiandole paratiroidi che si trovano ai lati della testa, una tossina (bufotossina) che è letale per piccoli roditori, serpenti e persino piccoli di coccodrillo. La bufotossina non è letale per l’uomo ma forse qualche vittima potrebbe averla fatta. L’alcaloide che si trova anche nell’Amanita muscaria, provoca effetti allucinogeni e pare che alcuni stupidi in cerca di sballo, lecchino il rospo. Credo che anche la dolce donzella che vide il rospo trasformarsi in principe, probabilmente invece di baciarlo lo avesse leccato. :-))
Rospi: tecnica della “rospa” per rifiutare il maschio.
Nei rospi le femmine hanno messo a punto un modo infallibile per comunicare al maschio, molto più piccolo della femmina, se sono pronte per l’accoppiamento.
Il maschio sviluppa durante la stagione riproduttiva, dei cuscinetti nuziali sulle dita interne, che lo aiutano ad abbracciare saldamente la femmina, dietro le zampe anteriori durante l'accoppiamento (amplesso ascellare). Se la femmina mantiene le sue dimensioni, il maschio è gradito, se invece lei inspira aria e si gonfia come un palloncino, per il maschio diventa impossibile mantenere la presa, scivola a terra e deve rinunciare.
Il maschio sviluppa durante la stagione riproduttiva, dei cuscinetti nuziali sulle dita interne, che lo aiutano ad abbracciare saldamente la femmina, dietro le zampe anteriori durante l'accoppiamento (amplesso ascellare). Se la femmina mantiene le sue dimensioni, il maschio è gradito, se invece lei inspira aria e si gonfia come un palloncino, per il maschio diventa impossibile mantenere la presa, scivola a terra e deve rinunciare.
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