saluto

lunedì 11 ottobre 2010

Vischio (Viscum album)


Vischio (Viscum album)  
La pianta augurale dai mille segreti i cui fiori profumano di fior d’arancio, vive alle spalle di 170 piante diverse, è un sempreverde che cresce come semiparassita, prevalentemente sugli alberi a foglia caduca (meli, peri, etc.) ma anche sulle conifere. È caratterizzato da radici (dette austori) che penetrano nel legno della pianta parassitata da cui ricavano nutrimento e ancoraggio. Tutte le parti della pianta sono tossiche, particolarmente pericolose le bacche; avvelenamenti si sono verificati anche negli animali con sintomi soprattutto a carico dell’apparato digerente. Ne sono immuni i merli e i tordi che si nutrono delle bacche e contribuiscono così alla loro disseminazione.
Il vischio anche se cresce lentamente crea masse vegetative di diametro fino a un metro. Le foglie sono spesse, le bacche, di color bianco madreperlaceo, contengono il seme circondato da una sostanza appiccicosa. Anticamente questa pianta era considerata sacra. 
"Nel sesto giorno dopo il solstizio d'inverno i druidi si avvicinavano alla quercia indossando vesti candide e conducendo alla cavezza due tori bianchi. Il capo dei sacerdoti saliva sull'albero e usando un falcetto d'oro tagliava i rami del vischio che erano raccolti in una pezza di lino immacolata, prima che cadessero a terra. Poi, immolati i due animali, pregavano per la prosperità di quanti avrebbero ricevuto il dono".
La pianta "che cresce senza toccare terra” è ritenuta apportatrice di fertilità, è molto diffusa come regalo di capodanno, di buon auspicio per amici e parenti che si scambiano saluti, baci, auguri, sotto il ramo portafortuna, generalmente appeso sulla porta di casa,  

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