Vischio (Viscum album)
La pianta augurale dai mille segreti i cui fiori profumano di fior d’arancio, vive alle spalle di 170 piante diverse, è un sempreverde che cresce come semiparassita, prevalentemente sugli alberi a foglia caduca (meli, peri, etc.) ma anche sulle conifere. È caratterizzato da radici (dette austori) che penetrano nel legno della pianta parassitata da cui ricavano nutrimento e ancoraggio. Tutte le parti della pianta sono tossiche, particolarmente pericolose le bacche; avvelenamenti si sono verificati anche negli animali con sintomi soprattutto a carico dell’apparato digerente. Ne sono immuni i merli e i tordi che si nutrono delle bacche e contribuiscono così alla loro disseminazione.
Il vischio anche se cresce lentamente crea masse vegetative di diametro fino a un metro. Le foglie sono spesse, le bacche, di color bianco madreperlaceo, contengono il seme circondato da una sostanza appiccicosa. Anticamente questa pianta era considerata sacra.
"Nel sesto giorno dopo il solstizio d'inverno i druidi si avvicinavano alla quercia indossando vesti candide e conducendo alla cavezza due tori bianchi. Il capo dei sacerdoti saliva sull'albero e usando un falcetto d'oro tagliava i rami del vischio che erano raccolti in una pezza di lino immacolata, prima che cadessero a terra. Poi, immolati i due animali, pregavano per la prosperità di quanti avrebbero ricevuto il dono".
La pianta "che cresce senza toccare terra” è ritenuta apportatrice di fertilità, è molto diffusa come regalo di capodanno, di buon auspicio per amici e parenti che si scambiano saluti, baci, auguri, sotto il ramo portafortuna, generalmente appeso sulla porta di casa,
coltivo il vischio su alcuni tigli, trattati come bonsai
RispondiEliminaciao vito
Interessante! ciao Vito
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