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martedì 19 ottobre 2010

Voyager 1 e 2


Voyager
Il 5 settembre 1977 da Cape Canaveral, a bordo di un razzo Titan-Centaur, La NASA lanciava la sonda spaziale Voyager 1, poco dopo partiva la sonda gemella, Voyager 2, in un'orbita che le avrebbe permesso di raggiungere Giove per prima. La Voyager 1 è stata una delle prime esploratrici del sistema solare esterno, ed è ancora in attività. L'orbita in cui fu immessa la sonda la portò a sfiorare i due pianeti giganti, Giove e Saturno, per poi proseguire verso l'esterno del sistema solare. Il 23 settembre 2007 la Voyager 1 si trovava ad una distanza di 104.235 UA (poco più di un millesimo di anno luce) dalla Terra. La sonda si sta allontanando dal sistema solare ad una velocità pressoché costante, pari a 17,116 km al secondo, pari a 3,611 UA all'anno. È in leggerissimo rallentamento; si stima che nel 2008 lascerà l'eliopausa, la zona più esterna d'influenza magnetica del nostro Sole, per entrare nello spazio interstellare in direzione della costellazione della Giraffa, verso la stella AC+793888, che dovrebbe raggiungere in 40,000 anni circa. Attualmente si trova nella costellazione dell'Ofiuco.
Il Voyager porta con sé un disco d’oro registrato (il Voyager Golden Record.) 
Il disco contiene immagini e suoni della Terra, assieme a qualche istruzione su come suonarlo, nel caso qualcuno lo trovasse. Vi sono una varietà di 115 immagini e un gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene. Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim.
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La sonda Voyager 1 dopo un viaggio di quasi 28 anni nello spazio, ha raggiunto i bordi estremi del nostro Sistema Solare, ha annunciato uno scienziato della NASA, superando il punto shock dove il vento solare diventa impercettibile. ''Questo è un passo storico nel viaggio del Voyager - ha affermato il fisico Edward Stone, responsabile del progetto. Adesso abbiamo a disposizione una nuova regione da esplorare". Ma il progetto è minacciato dalla decisione della Nasa di trasferire i fondi ad altri programmi. Le sonde Voyager 1 e Voyager 2 erano state lanciate nel 1977 per una esplorazione dei pianeti più lontani del nostro Sistema Solare, come Giove e Saturno. Completata questa fase le sonde, che possono produrre energia fino al 2020, sono state dirette verso i margini estremi del nostro Sistema Solare, una regione inesplorata e dai confini incerti. Il Voyager 1, che si trova adesso a oltre 14 miliardi di km dal Sole, aveva raggiunto sin dal novembre 2003 la zona dove l'impulso del vento solare comincia a rallentare provocando un aumento della forza del campo magnetico. L'aumento del campo magnetico (da un fattore 2,5 ad un fattore 4) era stato rilevato dalla sonda mentre gli scienziati avevano cominciato a discutere l'esatto significato dei dati inviati dal Voyager 1. Per Stone non vi sono dubbi che la sonda ha superato il punto shock, dai confini incerti, dove il vento solare perde la sua velocità quasi bruscamente, e che sta attraversando adesso l'area successiva, la "elioguaina" che costituisce a sua volta l'anticamera allo spazio esterno al nostro Sistema Solare. ''Il Voyager 1 è entrato nel giro finale della sua corsa ai bordi dello spazio interstellare'', ha detto Stone, che è il direttore del Progetto Voyager al California Institute of Technology a Pasadena (California). Il programma Voyager, che ha un costo di 4,2 milioni di dollari l'anno, rischia però la morte prima ancora che le sonde raggiungano nel 2020 la loro fine naturale. La Nasa sta esaminando la possibilità di sospendere i finanziamenti al progetto a partire dal prossimo ottobre per trasferire i fondi su altri programmi che hanno adesso maggiore priorità per l'amministrazione del presidente George Bush, come un ritorno dell'uomo sulla Luna ed eventuali spedizioni umane (a lunga scadenza) sul pianeta Marte. Gli scienziati del Voyager si stanno battendo a fondo per difendere la importanza del loro progetto sottolineando che le due sonde stanno esplorando regioni dello spazio dove finora nessun veicolo costruito dall'uomo era mai giunto.

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