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domenica 21 novembre 2010

Befana e i regali

Befana e i regali
L’Epifania nel IV secolo coincideva con la festa per la nascita di Cristo che si festeggiava il 6 gennaio. La decisione dell’Imperatore Costantino di anticipare la festa cristiana del 6 gennaio e di farla coincidere con la festa del Natale del Sole pagano del 25 dicembre, creò una difformità di rituali. La Chiesa Cattolica allora “riempì” la festa del 6 con la celebrazione dell’arrivo dei Magi, e la chiamò festa dell’Epifania. Questa confusione della festa perdura anche oggi, in quanto i Cristiani orientali associano all’Epifania il suo significato più originale, ovvero il battesimo di Gesù nel Giordano, mentre i cristiani occidentali associano la data alla venuta dei Magi.
La Befana è una figura folkloristica nata, dalla probabile tradizione “pagana” della festa dell’inizio dell’anno, dove la Befana simboleggiava l’anno passato, che lasciava il posto all’anno nuovo. Secondo un’altra tradizione, il fatto che venga raffigurata come una vecchia che porta doni è invece da ricercare nella leggenda dei Magi, questi, non sapendo dove trovare Gesù, chiesero informazioni ad un’anziana signora che però non volle seguirli per portare altri doni. Pentitasi, al mattino preparò un cesto di doni per il Bambinello e andò a far visita nella stalla, ma la trovò vuota. Da quel giorno la Befana gira per il mondo, guardando il volto di ogni bimbo per trovare Gesù Bambino. Alla vigilia del 6 gennaio i bambini appendono le loro calze al camino, o alle finestre, e aspettano il giudizio della Befana che ha il potere educativo di punire i bambini cattivi in maniera evidente (con i pezzi di carbone). La calza di lana non è un indumento casuale, ma simboleggia la protezione indispensabile dal freddo invernale, un aspetto fondamentale nella vita dei contadini. I doni che preferiva fare erano cose povere, arance, mandarini, fichi secchi e castagne, datteri, torroncini, melograni e uva passa, biscotti fatti in casa, specialmente quelli a forma di uccellini, cavallucci e quando poteva, lasciava anche alcuni giochi.

2 commenti:

  1. Bello credere ancora n queste storie... lo dobbiamo tenerli vivi ♥

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  2. Le tradizioni anche se sono legate a leggende, non dovrebbero mai essere dimenticate.
    Buona Epifania cara Rebecca, un abbraccio.
    Bussi enrico

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