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giovedì 11 novembre 2010

La carta di Piri Reis


La carta di Piri Reis L “carta”dipinta su pelle di gazzella, fu rinvenuta nel 1929 nel palazzo imperiale di Costantinopoli. Fu disegnata nel 1513 dall’ammiraglio ottomano omonimo. Vincitore di numerose battaglie navali, Piri Reis era considerato un esperto viaggiatore delle terre del Mediterraneo. Suo il libro“Kitabi Bahriye”, che dava una dettagliata descrizione delle acque mediterranee. Probabilmente le sue informazioni le attinse alla Biblioteca Imperiale di Costantinopoli, alla quale l’ammiraglio aveva libero accesso, ma non sono mai stati ritrovati documenti di quel tipo. Il mistero che riguarda questa carta sta nella raffigurazione della “topografia subglaciale”, l’esatto profilo della terra della regina Maud sotto la calotta polare. Questo profilo rimase in pratica coperto dai ghiacci dal 4000 a.C. fino al 1949, quando una spedizione scientifica britannico-svedese rivelò la prospezione completa con il metodo sismico a riflessione. Ciò fa pensare che le fonti che Reis consultò per disegnare la mappa, fossero la copia di carte antichissime, compilate da qualche popolo a noi sconosciuto vissuto prima (e in parte durante) l’ultima glaciazione.
È opportuno ricordare i fondamentali fatti storici e geologici riguardanti la carta in questione:
1. La carta di Piri Reis è un documento autentico e fu realizzata a Costantinopoli nell’anno 1513 d. C.
2. Essa mostra la costa dell’Africa Occidentale, quella dell’America Settentrionale (parzialmente), la costa dell’America Meridionale e quella Settentrionale dell’Antartico.
3. L’Antartico è stato scoperto ufficialmente soltanto nel 1818.
4. La costa della “Terra della Regina Maud” sgombra dai ghiacci è un enigma colossale, poiché, come già accennato, il ghiaccio la ricoprì definitivamente nel 4000 a.C.
5. Non è possibile stabilire la data prima della quale sarebbe stato possibile realizzare una simile impresa, ma, a quanto pare, il litorale è rimasto in condizioni di disgelo per 9000 anni prima che la cappa di ghiaccio lo inghiottisse definitivamente.
6. La storia ufficiale non riconosce alcuna civiltà che avesse la capacità di rilevare quella linea di costa nel periodo in questione.
 È importante ricordare che Piri Reis, nella sua carta, ci informa che non fu lui a eseguire i rilevamenti e i disegni cartografici originari. Il suo ruolo è stato di compilatore e copista. Alcune di queste carte-sorgente erano recenti, altre risalivano al quarto secolo a.C., altre a tempi remoti, ma non abbastanza da giustificare la cosiddetta “Topografia subglaciale” dell’Antartico.
La carta di Piri Reis non è comunque l’unica carta raffigurante l’Antartide nei dettagli; altri esempi sono: il mappamondo di Oronzio Fineo, le carte di Mercator, la carta di Buache e molte altre raffigurazioni impostate sulla rappresentazione tolemaica (e non).
L'ipotesi più probabile rimane quella secondo la quale nel disegnare l'estremità del continente sudamericano Piri Reis si sarebbe rifatto alle teorie geografiche più diffuse nei primi decenni del '500. Secondo molti geografi dell'epoca, infatti, la parte più meridionale dell'America del Sud sarebbe stata unita alla mitica Terra Australis Incognita. Una carta che ci può permettere di ricostruire l'aspetto che poteva avere la mappa completa di Piri Reis è di Lopo Homem, del 1519:
In questa mappa vediamo che l'estremità ancora inesplorata del continente sudamericano piega verso est, andando a formare il mitico continente australe che, toccando l'arcipelago indonesiano, prosegue senza soluzione di continuità fino all'estremità dell'Asia.

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