I Maya avevano un vero culto del tempo, tutta la loro civiltà ruotava attorno a precisi calcoli astronomici che si ritrovano anche nelle costruzioni delle Ziggurat. I Maya credevano che il tempo fosse ciclico, e che gli stessi avvenimenti si ripetessero a scadenze precise. Purtroppo tutti i documenti riguardanti le tradizioni, i riti, la cultura Maya, furono distrutti dagli Spagnoli al seguito di Fernando Cortez nel XVI secolo. Per quegli invasori, scritture nelle quali si parlava anche di sacrifici umani dovevano essere distrutte. I sacerdoti Maya riuscirono a salvare solo quattro manoscritti che sono giunti fino a noi.
L’opera più importante è il Codice di Dresda (Codex Dresdensis) cm 350x20x9 è composto di settantadue pagine ripiegate a fisarmonica, fu ritrovato a Vienna nel 1739, risale probabilmente all’XI o XII secolo ed è una copia di quello che doveva essere l’originale.
Il “Codice” riporta temi di ordine religioso e rituale, il moto orbitale di Venere e lo studio delle sue fasi, contiene calcoli sulle eclissi solari, lunari e sugli avvenimenti che caratterizzeranno la fine dei tempi. Secondo i Maya esistono cinque Ere cosmiche, quelle dell’Acqua, dell’Aria, del Fuoco, della Terra, e dell’Oro. Le prime quattro sono terminate con sconvolgimenti catastrofici, la quinta, quella nella quale ci troviamo, terminerà il 21 Dicembre del 2012 quando finirà l’Anno Galattico e l’asse terrestre avrà percorso un giro completo attorno al proprio centro di rotazione (precessione degli equinozi). Il Sole il 21 Dicembre del 2012 sarà allineato con il centro della nostra galassia e si troverà in quella che i Maya definivano” l’entrata nell’aldilà”e nell’ultima pagina del “Codice” si vede l’acqua che distrugge il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
Anonymous comments with advertising links
are automatically considered SPAM