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lunedì 15 novembre 2010

L’oracolo di Delfi

L’oracolo di Delfi
Secondo la leggenda Giove fece volare due aquile una verso oriente e l'altra verso occidente, quando i rapaci si incontrarono lasciarono cadere la Pietra Sacra, segnando così il centro della terra Delfi. In quel punto situato nella Focide, a nord del golfo di Corinto, sulle pendici del monte Parnaso sorse e si è sviluppò il santuario dell’oracolo del dio Apollo uno dei più importanti dell'antichità, "l'Oracolo di Delfi" forse il più famoso tra quelli della Grecia antica. Il tempio sul quale c’era l’iscrizione: “CONOSCI TE STESSO” era colmo di offerte e pieno di statue d’oro. Anche Roma nel396 a.C., offrì al tempio di Apollo un cratere d’oro, le città etrusche avevano rapporti regolari con il santuario. L’influenza del luogo fu notevole soprattutto nel corso dei sec. IX - V a.C. 
La pratica della divinazione per entrare in contatto con gli dei era molto diffusa a quel tempo. L’oracolo si manifestava da una frattura del suolo nella forma di “magici vapori” che la sua sacerdotessa chiamata Pizia, inalava cadendo poi in un sonno ipnotico durante il quale diffondeva i suoi oracoli attraverso una pietra scolpita chiamata Omphalos.
La Pizia era scelta tra le donne di Delfi, non c’erano limiti d'età, le si chiedeva la purezza rituale e la continenza, la carica era a vita. Secondo Plutarco nel periodo di maggior splendore, a Delfi c'erano almeno tre donne che ricoprivano contemporaneamente il ruolo di Pizia. 
Studi recenti effettuati da studiosi con un sensore laser sui vapori che escono dal suolo, hanno fatto ipotizzare che: '' La presenza di questi gas in un ambiente riduce notevolmente la quantità di ossigeno provocando effetti neurotossici che possono indurre la trance mentre l'odore dolciastro segnalato da Plutarco era probabilmente causato da vapori di benzene che possono formarsi nelle rocce bituminose di Delfi".

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