Patrimonio dell'umanità UNESCO
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, formato dai comuni di: Riomaggiore, Menarola, Coniglia, Vernazza, Monterosso, offre coste a strapiombo sul mare con baie e spiaggette, i caratteristici rustici, i borghi medievali, i santuari, i sentieri panoramici sul mare e sui pendii.
In quest’angolo della Liguria nel corso dei secoli l’uomo, con un lavoro costante, è riuscito a creare questa monumentale architettura paesaggistica costituita dai terrazzamenti a picco sul mare, che sorretti da più di 7000 km lineari di muri a “secco”, sono coltivati a vigneto fino quasi a lambire le onde del mare.
Interessante la fauna marina fra le più varie e ricche della Liguria nonostante una superficie di fondale relativamente ridotta come quella delle Cinque Terre.
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Il sentiero dell'amore
Cinque terre Liguria
Sicuramente la Via dell’Amore, il percorso turistico/escursionistico che collega Riomaggiore a Manarola, rappresenta uno dei sentieri più celebri d’Italia. Pochi, però, ne conoscono la storia.
Agli inizi del 1900, durante i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria si rese necessaria la realizzazione della galleria tra Riomaggiore e Manarola. Per lo scavo si dovette ricorrere all’uso delle mine e ciò rese necessaria la creazione di una polveriera lontana dai due centri abitati. Si realizzarono quindi due sentieri a picco sul mare, uno da Manarola e uno da Riomaggiore, per raggiungere il luogo sicuro e di non facile accesso dove fu ubicata la polveriera. Terminati i lavori ferroviari, la polveriera fu smantellata, rimasero i due sentieri che la raggiungevano.
Gli abitanti di Riomaggiore e Manarola commissionarono a due esperti del luogo, Pietro Manara e Pin dei Dria, l’allargamento dei due sentieri per costruire quella che, per le popolazioni locali, rappresentava la “Strada Nuova”, un percorso breve e veloce, che univa i due centri.
L’opera non fu facile e i due incontrarono grosse difficoltà, ma il lavoro fu completato in maniera esemplare.
Cinque terre Liguria
Sicuramente la Via dell’Amore, il percorso turistico/escursionistico che collega Riomaggiore a Manarola, rappresenta uno dei sentieri più celebri d’Italia. Pochi, però, ne conoscono la storia.
Agli inizi del 1900, durante i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria si rese necessaria la realizzazione della galleria tra Riomaggiore e Manarola. Per lo scavo si dovette ricorrere all’uso delle mine e ciò rese necessaria la creazione di una polveriera lontana dai due centri abitati. Si realizzarono quindi due sentieri a picco sul mare, uno da Manarola e uno da Riomaggiore, per raggiungere il luogo sicuro e di non facile accesso dove fu ubicata la polveriera. Terminati i lavori ferroviari, la polveriera fu smantellata, rimasero i due sentieri che la raggiungevano.
Gli abitanti di Riomaggiore e Manarola commissionarono a due esperti del luogo, Pietro Manara e Pin dei Dria, l’allargamento dei due sentieri per costruire quella che, per le popolazioni locali, rappresentava la “Strada Nuova”, un percorso breve e veloce, che univa i due centri.
L’opera non fu facile e i due incontrarono grosse difficoltà, ma il lavoro fu completato in maniera esemplare.
Il percorso panoramico, molto apprezzato dai turisti, fu ribattezzato in seguito “Via dell’Amore”.
Alla fine degli anni ‘80, il sentiero cominciava a franare in molti tratti, ciò rese indispensabile la sua chiusura per consentirne il ripristino, che avvenne grazie ad un contributo dell’unione europea. La riapertura della passeggiata, risale al 1995.
Alla fine degli anni ‘80, il sentiero cominciava a franare in molti tratti, ciò rese indispensabile la sua chiusura per consentirne il ripristino, che avvenne grazie ad un contributo dell’unione europea. La riapertura della passeggiata, risale al 1995.
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