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martedì 11 gennaio 2011

Abbazia di Staffarda - Revello (CN) Italy


Abbazia di Staffarda
L’abbazia dista pochi chilometri da Torino e fu fondata dall'ordine dei monaci cistercensi, che la edificarono sulle rovine di una costruzione romana, a sua volta costruita su un impianto celtico (secondo alcuni studiosi, addirittura preceltico). Le mura, le colonne ed i portali dell'abbazia sono decorati da simboli esoterici, tra cui spiccano il fiore di loto ed il Sole. La vera particolarità di quest'edificio è che è stato costruito in modo che i raggi del sole illuminino, a prima mattina, l'altare della cappella, cadano a mezzogiorno sulle pareti del campanile, ed al tramonto, lambiscano il portale maggiore. All'ingresso dell'abbazia c'è un enorme monolito, di cui non è molto chiara la funzione. Infine, si favoleggia di un'enorme biblioteca d’importanti testi magici ed alchemici custoditi nei sotterranei ai quali si accederebbe scendendo una scala a chiocciola, ma l'ingresso alla scala, ammesso che esista, nessuno sa dove si trova.
 L'edificio attuale risale al 1604, l'interno è a tre navate con volta a crociera, cordonate e delimitate da tre absidi semicircolari, caso unico tra le 742 abbazie cistercensi in cui le absidi sono sempre quadrate. Qui, tutto ciò che sembra normale e simmetrico, nella realtà è totalmente asimmetrico al punto di risultare quasi assurdo. Ogni capitello, ogni pilastro è completamente diverso dagli altri nella forma, nel volume, nell'altezza; ogni arco, ogni porta, ogni fregio non ha elementi uguali ad altri, eppure tutto produce armonia visiva. 
Persino le pareti non sono parallele tra loro, il portone di quella di fondo non è al centro della parete e i gradini non sono né al centro del portone né a quello della parete. Ancora oggi le ragioni di un'architettura come quella di Staffarda sono in parte sconosciute.  Lascia increduli la capacità tecnica e costruttiva dei monaci di quell'epoca. Nella navata di destra una scala di trentatré scalini, anche questi tutti diversi tra loro, conduce al dormitorio del convento. La navata termina con l'abside su cui poggia la torre campanaria, eretta nel 1250. La navata di sinistra è sostenuta all'esterno da imponenti archi rampanti, realizzati nel 1830. La navata centrale ospita il pulpito di scuola tedesca della fine del Quattrocento. Il transetto centrale, con volte a botte, dà alla costruzione una pianta latina incompleta. Lo stile complessivo dell'impianto è romanico-lombardo, con particolari gotici introdotti prima che la costruzione fosse ultimata. Nel 1189, Staffarda divenne madre dell'abbazia di Sala, in diocesi di Castro, oggi Acquapendente. Nel 1463, il monastero piemontese fu dato in Commenda. Dopo alterne vicende, nel 1920-26 ebbe luogo l'ultima ristrutturazione dell'abbazia e la sua vita riprese regolare


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