Nella religione c’è un punto sul quale concordano ebrei, musulmani e cristiani, i popoli delle tre grandi religioni abramitiche: c'è un solo Creatore. Possiamo chiamarlo Yahweh, Dio o Allah, ma è comunque una figura unica, non è una divinità fra le tante. Un migliaio di anni prima della venuta di Cristo, esisteva una divinità femminile che affiancava Yahweh, era Asherah nota anche come Ishtar e Astarte, era celebrata in molte culture, dai Fenici ai Babilonesi che la veneravano quale Dea della fertilità.
L'ipotesi che Dio potesse avere una moglie fu avanzata in passato da alcuni ricercatori in conformità a un'iscrizione risalente all’VIII secolo a.C. e ad alcuni scarsi riferimenti riscontrabili all'interno della Bibbia stessa. Nell'iscrizione si legge una richiesta di benedizione rivolta a Yahweh e Asherah; nella Bibbia nel Libro dei Re, si cita una statua di Asherah nel Tempio di Yahweh a Gerusalemme. A questa statua le donne del tempio offrivano oggetti di tessuto. Asherah, secondo alcuni, sarebbe stata colei che nel libro di Geremia è chiamata la "regina dei cieli". Ancora prima, nel 1200 a.C., in alcuni testi è chiamata "Colei che cammina sul mare". Ci sono tuttavia molti testi in inglese che traducono “Asherah” con “Albero Consacrato”. Resta il fatto che il nome di Asherah è stato quasi completamente cancellato dalla Bibbia.
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