saluto

lunedì 23 gennaio 2012

Irena Sendler una donna meravigliosa.


Irena Sendler una donna meravigliosa che salvò 2500 bambini.


Quest'anno voglio commemorare “Il giorno della memoria” ricordando la figura di una donna cattolica che un giorno disse: “Ogni bambino salvato con il mio aiuto è la giustificazione della mia esistenza su questa terra, e non un titolo di gloria “.

Irena Sendler nata in Polonia nel 1910, morta nel maggio del 2008 all’età di 98 anni, essendo l'operatrice ufficiale del Dipartimento contro le malattie contagiose, aveva un lasciapassare per entrare nel Ghetto di Varsavia, per cercare eventuali sintomi di Tifo. Sui manifesti nazisti che tappezzavano la città, si minacciava di morte i Polacchi che avessero aiutato gli Ebrei e non lasciavano dubbi su quella che era la politica razziale di Hitler. Irena cercava di convincere i genitori dei bambini a farli uscire dalla prigionia del Ghetto e a farli vivere presso istituti religiosi e famiglie amiche, con una nuova identità, le famiglie si sarebbero poi riunite nel futuro. Dal 1940 cominciò a cercare famiglie e istituti disposti ad ospitare in incognito bambini ebrei ai quali procurava documenti falsi. Entrata nella Resistenza polacca, nell'organizzazione clandestina Zegota, Irena Sendler mise in pratica il suo piano. Per fare uscire i bambini dal ghetto, i più piccoli erano nascosti sulle ambulanze, per i più grandicelli si utilizzavano furgoni o cunicoli segreti. Furono messi in salvo in questo modo circa 2500 bambini.  Poiché lo scopo era di riconsegnare i bambini alle loro famiglie al termine della guerra, Irena scriveva, e teneva aggiornate le liste con i nomi veri e quelli nuovi. Gli elenchi furono poi messi in vecchi vasetti di vetro della marmellata che furono sotterrati in un giardino di conoscenti a Varsavia.
Il 20 ottobre 1943 Irena Sendler fu arrestata, torturata, le spezzarono le gambe, per il resto della sua vita fu bisognosa d'aiuto e dovette aiutarsi con il bastone per camminare, ma non parlò. Condannata a morte riuscì a fuggire perché i suoi compagni dell'organizzazione Zegota erano riusciti a corrompere l'ufficiale che doveva giustiziarla. Alla fine della guerra utilizzando le liste conservate nei vasetti, furono rintracciati circa duemila dei bambini salvati, ma nel frattempo molti genitori erano stati uccisi nei lager e solo circa mille poterono riunirsi alle loro famiglie.
In un'intervista rilasciata prima di morire disse:
“Avrei potuto fare di più. Questo rimpianto non mi lascia mai. “

 Ciao Irena, “Giusta tra le Nazioni" riposa in pace nel “Giardino dei Giusti”.

27 gennaio giorno della memoria in ricordo della Shoah 

6 commenti:

  1. Grazie Enrico di questa storia che non conoscevo,
    è sempre importante ciò che scrivi.
    Tomaso

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  2. ogni anno,c'è una nuova bella storia da sapere.
    Questi sono gli eroi..i veri eroi.
    lu

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    1. Sono sempre affascinato dalla vita di queste persone che hanno saputo dedicarsi agli altri e lo hanno fatto con spontaneità ed umiltà-
      Serena notte Lu
      enrico

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  3. Questa Signora sì che è venuta al mondo per una precisa ragione!
    Un'autentica eroina.
    Cristiana

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    1. Cosa dire di una donna che ha messo in gioco la sua vita per salvare gli altri e dice:"Avrei potuto fare di più"?
      ciao Cristiana
      buona serata
      enrico

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