Catalina de Erauso - Donostia (Spagna) 1592 - Cuetlaxtla (Nuova Spagna) 1650
Catalina de Erauso era figlia e sorella di militari provenienti da San Sebastián, in Euskal Herria provincia basca spagnola. Quando aveva quattro anni Catalina fu messa in convento e pensavano che sarebbe diventata una suora. All’età di quindici anni, dopo essere stata picchiata, scappò dal convento. Liberatasi della veste di novizia, con la gonna si fece un paio di pantaloni e arrivò fino a Valladolid. Nei suoi spostamenti raggiunse poi Bilbao, dove si imbarcò su una nave con la quale raggiunse l'America spagnola e qui si arruolò come soldato col nome di Alonso Díaz Ramírez de Guzmán.
Catalina combatté, sempre fingendosi un uomo, da un continente all’altro, al servizio della Spagna, sotto la guida di vari comandanti, forse anche quella del fratello, che non la riconobbe. La fama di soldato coraggioso, la rese celebre in tutta Europa. Rimase ferita gravemente in una battaglia svoltasi a Cuzco in cui uccise un uomo, in quella occasione credendo di essere in punto di morte, rivelò il proprio sesso al vescovo. Sopravvissuta alle ferite dopo quattro mesi di convalescenza ripartì verso Guamanga. Catalina nota anche come il tenente suora, divenne famosa quando era ancora in vita, venne anche in Italia e quando arrivò a Roma ricevette dal Papa Urbano VIII, una speciale dispensa che le permetteva di indossare abiti maschili.
Per ottenere una commenda reale da Filippo IV di Spagna, nel 1625/1626 scrisse un libro, ricco di particolari sulle sue gesta, che ottenne un buon successo. Avuto il riconoscimento si stabilì in Messico dove divenne un commerciante con il nome di Antonio de Erauso.
Di Catalina c’è giunta questa descrizione: Più simile ad un soldato che ad un cortigiano, alta e forte con aspetto mascolino e seno da bambina, la faccia non era brutta ma rovinata, sembrava più un eunuco che una donna. Si vestiva come un uomo spagnolo, compresa la spada. Amava le donne e si comportava come un vero soldato che difende il suo onore battendosi e quando i genitori delle giovani volevano dargliele in moglie scappava.
Catalina combatté, sempre fingendosi un uomo, da un continente all’altro, al servizio della Spagna, sotto la guida di vari comandanti, forse anche quella del fratello, che non la riconobbe. La fama di soldato coraggioso, la rese celebre in tutta Europa. Rimase ferita gravemente in una battaglia svoltasi a Cuzco in cui uccise un uomo, in quella occasione credendo di essere in punto di morte, rivelò il proprio sesso al vescovo. Sopravvissuta alle ferite dopo quattro mesi di convalescenza ripartì verso Guamanga. Catalina nota anche come il tenente suora, divenne famosa quando era ancora in vita, venne anche in Italia e quando arrivò a Roma ricevette dal Papa Urbano VIII, una speciale dispensa che le permetteva di indossare abiti maschili.
Per ottenere una commenda reale da Filippo IV di Spagna, nel 1625/1626 scrisse un libro, ricco di particolari sulle sue gesta, che ottenne un buon successo. Avuto il riconoscimento si stabilì in Messico dove divenne un commerciante con il nome di Antonio de Erauso.
Di Catalina c’è giunta questa descrizione: Più simile ad un soldato che ad un cortigiano, alta e forte con aspetto mascolino e seno da bambina, la faccia non era brutta ma rovinata, sembrava più un eunuco che una donna. Si vestiva come un uomo spagnolo, compresa la spada. Amava le donne e si comportava come un vero soldato che difende il suo onore battendosi e quando i genitori delle giovani volevano dargliele in moglie scappava.
Molto interessante caro Enrico, io non conoscevo per niente questa storia.
RispondiEliminaCiao e buona serata amico.
Tomaso
È interessante la vita di questa donna avventurosa. Mi stupisce sempre leggere le avventure di donne che sono riuscite a superare pregiudizi e limitazioni molto superiori anche a quelle di adesso. Difficoltà che anche oggi non sono certo poche per le donne.
EliminaCiao caro Tomaso buona giornata
enrico
Grazie Enrico per questo pezzo di storia che non conoscevo
RispondiEliminaciao buona serata
Tiziano.
Indubbiamente anche nel nostro tempo esistono donne che compiono o hanno compiuto imprese straordinarie. È l'epoca in cui ha vissuto questa donna che rende tutto più difficile.
EliminaCiao Tiziano buona giornata
enrico
Ciao Enrico, non so perchè i miei commento non sono più visibile... comunque io nella storia sono una frana :-D ma si impara sempre qualcosa ... ti abbraccio Pif
RispondiEliminaCarissima Pif non capisco perché i tuoi commenti finiscono nella casella spam, l'ho anche segnalato proverò a richiedere spiegazioni. Qualche volta mi scordo di controllare quella casella, solo ora ho visto che hai provato a rifare tre volte il post. Ho tenuto questo dove c'è la tua foto, che negli altri due non compariva.
EliminaTi abbraccio con amicizia buona giornata
enrico
Una figura storica affascinante, benché combattente dalla parte sbagliata, una donna straordinaria di cui non sospettavo l'esistenza e che rientra a pieno diritto in una galleria ideale, da me vagheggiata!
RispondiEliminaPer noi che viviamo in un’epoca dove sembra che la cosa più importante sia l'apparire, è affascinante pensare che nel 1500 una donna abbia potuto ottenere dal Papa l'autorizzazione ad indossare abiti maschili.
EliminaCiao Adriano buona giornata
enrico