Il Nobel per la
Pace 2014 è andato a Malala Yousafzai, la ragazzina pakistana
vittima di un attentato talebano nel 2009 quando aveva solo 12 anni (perché
difendeva il diritto delle bambine allo studio nella valle dello Swat) e
all’indiano, Kailash Satyarthi, 60 anni, attivista dei diritti dei bambini.
La coppia di attivisti è stata premiata dal comitato di Oslo
per la loro battaglia a favore dei bambini e del loro diritto all’istruzione.
Queste le motivazioni spiegate nel documento:
«I bambini devono poter andare a scuola e non essere
sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della
popolazione ha meno di 25 anni d’età; ed è un prerequisito per lo sviluppo
pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati.
Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare gli abusi sui bambini portano
al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione»
Ecco un motivo che le donne come questa non debbono nascondere il proprio viso.
RispondiEliminaSe pensiamo a quelle leggi che gli e lo impediscono.
Grazie caro Enrico che con questo post fai conoscere a tutti quello che le donne valgono.
Tomaso
In molti paesi del mondo i minori sono ignobilmente sfruttati e la loro infanzia violata. Malala, che chiedeva solo di poter studiare, a 12 anni divenne la vittima della stupidità umana. Per fortuna l’hanno salvata!
EliminaBuon fine settimana Tomaso
enrico
Questa volta Nobel bene assegnato, i bambini sono il futuro e non devono essere toccati, ma istruiti.
RispondiEliminaBuon fine settimana con un abbraccio, Enri.
È giustissimo aver assegnato il Nobel a chi si batte per provare a dare un futuro degno di essere vissuto alle generazioni future.
EliminaBuon fine settimana Gianna un abbraccio
enrico
una bella scelta per il nobel io l'ho molto apprezzato
RispondiEliminaAnche a me questa è sembrata una scelta oculata.
RispondiEliminaBuon fine settimana Carmine
enrico
I Nobel per la pace, sono un'esempio per tutte le generazioni future.
RispondiEliminaCredo che per loro, soprattutto per la ragazza, sia più che meritato.
Ciao Enrico.
Ammiro questa ragazza, nonostante la giovane età e l'attentato subito, non si è fatta intimorire e continua la battaglia per il diritto all’istruzione.
RispondiEliminaBuona giornata Pia un abbraccio
enrico