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sabato 28 luglio 2018

Parco archeologico di Baia NA.




... e un albero molto particolare.
Il complesso archeologico delle terme di Baia si trova nella frazione di Bacoli, nell'area dei Campi Flegrei. Tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C. il luogo divenne un centro residenziale in cui stabilirono le loro sfarzose ville numerosi personaggi politici romani. Poi con la caduta dell’Impero Romano e le invasioni barbariche iniziò il periodo di decadenza delle terme. 
Come parco archeologico fu realizzato nel 1938 e i primi scavi furono condotti a partire dagli anni ‘40, ma i Borboni durante il XVIII e XIX secolo avevano già recuperato numerosi reperti marmorei. 
Oggi la parte visibile è quella che allora era la parte collinare della città, il resto è sprofondato in mare a causa di fenomeni bradisismici che pare si siano verificati in due fasi: la prima tra il III e il V secolo d.C. seguita da una più consistente verso il VII - VIII secolo d.C. quando Baia fu in gran parte sommersa dal mare. Oggi nel Parco Archeologico Subacqueo di Baia è possibile fare immersioni.
Il luogo è indubbiamente molto interessante e ci sono strutture eccezionali, ma lo spunto per il post mi è venuto da un albero della specie “Ficus carica” che rappresenta un’attrazione per i visitatori del parco, perché sfida ogni legge della natura. La pianta, infatti, cresce rigogliosa ma capovolta, con le radici saldamente ancorate nella volta di pietra antica di una delle strutture delle terme di Mercurio, mentre la cima cresce rivolta verso il basso.


Parco Archeologico Subacqueo di Baia


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