Il Basilisco e la leggenda
Nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal Greco βασιλεύς basileus) è una creatura mitologica citata come "re dei serpenti", che ha il potere di uccidere con un sol sguardo fissando negli occhi, è rappresentato con il corpo da serpente, la testa di gallo, ali e zampe d'aquila o pipistrello.
Plinio il Vecchio ha scritto: “ Nonostante sia un serpente lungo meno di 20 cm è la creatura più mortale in assoluto ……è un drago che ha sulla testa una corona d'oro, grandi ali spinose, una coda di serpente. Qualunque essere vivente entri in contatto con il suo fiato o venga morso muore sul colpo. Il suo sputo brucia e corrode. Il suo sguardo spacca le pietre. La donnola lo uccide, ma poi muore lei stessa, altra arma contro di lui è lo specchio: il basilisco è fulminato dalla propria immagine”.
Secondo alcune leggende medioevali, se un cavaliere cercava di colpire il basilisco con la lancia, il veleno vi si infiltrava immediatamente uccidendo cavallo e cavaliere.
Beda fu il primo a scrivere la leggenda secondo la quale il basilisco nascerebbe da un uovo deposto da un gallo anziano (altri autori hanno precisato: “Di sette anni quando Sirio è in fase ascendente”). L'uovo deve essere sferico e deve essere covato da un serpente o da un rospo. La cova può durare fino a nove anni. Con il passare del tempo, grazie al moltiplicarsi di storie, le dimensioni del basilisco e le sue capacità letali continuarono ad aumentare, comprendendo l'abilità di sputare fiamme e quella di uccidere solo con il suono della voce, c’erano quelli dorati che emettevano fuoco o quelli che incutevano un tale orrore che le vittime restavano pietrificate.
Si racconta che mentre Alessandro il Grande assediava una città dell'Asia, un basilisco decise di schierarsi a difesa degli assediati, insinuatosi in una feritoia delle mura cominciò ad uccidere più di duecento soldati al giorno.
Leonardo da Vinci incluse un basilisco nel suo bestiario, William Shakespeare lo nomina nella sua tragedia “Riccardo III”.
Anche in tempi recenti la figura del terribile basilisco è stata utilizzata nella saga di Harry Potter, (Harry Potter e la camera dei segreti) dove il maghetto deve affrontare il basilisco come il più grande dei pericoli.
In araldica un basilisco, ritratto nell'atto di mangiare un moro, è il simbolo del casato dei Visconti, e quindi della città di Milano, è anche la creatura a guardia della città svizzera di Basilea. Il simbolo è stato ripreso nel logo dell’Inter e della società Fininvest dove il rettile, persa la sua caratterizzazione di "cattivo", porta in bocca un fiore e viene amichevolmente chiamato col nome di "biscione".
P.S. spero si capisca che ho riportato solo frasi di personaggi famosi, è troppo assurda e ridicola la storia per non pubblicarla:-))
Nelle leggende greche ed europee, il basilisco (dal Greco βασιλεύς basileus) è una creatura mitologica citata come "re dei serpenti", che ha il potere di uccidere con un sol sguardo fissando negli occhi, è rappresentato con il corpo da serpente, la testa di gallo, ali e zampe d'aquila o pipistrello.
Plinio il Vecchio ha scritto: “ Nonostante sia un serpente lungo meno di 20 cm è la creatura più mortale in assoluto ……è un drago che ha sulla testa una corona d'oro, grandi ali spinose, una coda di serpente. Qualunque essere vivente entri in contatto con il suo fiato o venga morso muore sul colpo. Il suo sputo brucia e corrode. Il suo sguardo spacca le pietre. La donnola lo uccide, ma poi muore lei stessa, altra arma contro di lui è lo specchio: il basilisco è fulminato dalla propria immagine”.
Secondo alcune leggende medioevali, se un cavaliere cercava di colpire il basilisco con la lancia, il veleno vi si infiltrava immediatamente uccidendo cavallo e cavaliere.
Beda fu il primo a scrivere la leggenda secondo la quale il basilisco nascerebbe da un uovo deposto da un gallo anziano (altri autori hanno precisato: “Di sette anni quando Sirio è in fase ascendente”). L'uovo deve essere sferico e deve essere covato da un serpente o da un rospo. La cova può durare fino a nove anni. Con il passare del tempo, grazie al moltiplicarsi di storie, le dimensioni del basilisco e le sue capacità letali continuarono ad aumentare, comprendendo l'abilità di sputare fiamme e quella di uccidere solo con il suono della voce, c’erano quelli dorati che emettevano fuoco o quelli che incutevano un tale orrore che le vittime restavano pietrificate.
Si racconta che mentre Alessandro il Grande assediava una città dell'Asia, un basilisco decise di schierarsi a difesa degli assediati, insinuatosi in una feritoia delle mura cominciò ad uccidere più di duecento soldati al giorno.
Leonardo da Vinci incluse un basilisco nel suo bestiario, William Shakespeare lo nomina nella sua tragedia “Riccardo III”.
Anche in tempi recenti la figura del terribile basilisco è stata utilizzata nella saga di Harry Potter, (Harry Potter e la camera dei segreti) dove il maghetto deve affrontare il basilisco come il più grande dei pericoli.
In araldica un basilisco, ritratto nell'atto di mangiare un moro, è il simbolo del casato dei Visconti, e quindi della città di Milano, è anche la creatura a guardia della città svizzera di Basilea. Il simbolo è stato ripreso nel logo dell’Inter e della società Fininvest dove il rettile, persa la sua caratterizzazione di "cattivo", porta in bocca un fiore e viene amichevolmente chiamato col nome di "biscione".
P.S. spero si capisca che ho riportato solo frasi di personaggi famosi, è troppo assurda e ridicola la storia per non pubblicarla:-))
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