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mercoledì 29 settembre 2010

Lhasa Apso


Lhasa Apso 
cane da compagnia
Taglia: piccola
Testa: ha pelo abbondante che ricade sugli occhi, ha barba e folti baffi.
Il Cranio è moderatamente stretto, nettamente sfuggente dietro gli occhi.
Dentatura: completa quanto più possibile, deve essere a forbice.
Occhi: sono scuri, di medie dimensioni e in posizione frontale; non devono essere grandi, nè sporgenti..
Orecchie: sono pendenti con abbondanti frange.
Collo: forte ed arcuato.
Corpo: spalle oblique e anteriori dritti, forniti di pelo abbondante, il corpo ben proporzionato e compatto.
Piedi: rotondi, da gatto,  ben guarniti di pelo.
Coda: non è mai ad uncino.
Pelo: lungo e abbondante, dritto e duro, mai lanoso o serico, presenta un ricco sottopelo di media consistenza. La sua cura richiede impegno e frequenti spazzolate.
Colori: può essere dorato, sabbia, miele, ardesia, grigio scuro, fumo o pluricolore (con diversi colori distinti tra loro), nero, bianco e bruno.
Altezza al garrese: circa 25,4 cm. per i maschi e un pò meno per le femmine
Segni particolari: cane molto vivace, allegro ed equilibrato anche se un pò diffidente con gli estranei. nonostante la taglia modesta e apparentemente fragile, è robusto, particolarmente longevo, si ammala raramente. 
Alcune curiosità sul Lhsa Apso:
Il Lhasa Apso è un cane antichissimo, ottenuto con molta probabilità dall’incrocio tra i progenitori del Tibetan Spaniel e quelli del Tibetan Terrier, fatto, si pensa, ancora prima di 800 anni avanti Cristo.
La posizione del Tibet,difficile da raggiungere, ha permesso alla razza di conservarsi in purezza, e mantenere le caratteristiche da secoli ormai invariate. In primo luogo il Lhasa Apso è stato da tempo immemorabile considerato in Tibet più di un animale. Addirittura la reincarnazione del Dalai Lama; quindi allevato in assoluta purezza e con estrema cura. 
Era ammesso alle cerimonie religiose del Buddismo Tibetano. Non era permesso fare commercio di questi cani, che si trovavano solo nelle residenze del Dalai Lama, degli alti ufficiali e dei notabili, nonché nei monasteri; solo eccezionalmente essi venivano donati a persone illustri come segno di particolare benevolenza. Ancora oggi i soggetti di poco valore vagano randagi nei villaggi, e si nutrono di ciò che offre loro la gente. Gli esemplari più pregiati, però, sono tenuti come pietre preziose. Il Lhasa Apso non è impiegato per nessun lavoro. Dotato di udito finissimo, percepisce bene rumori lievi e lontani e dà l’allarme con la sua caratteristica voce chiara ed acutissima. Per questa ragione, in lingua tibetana, è chiamato ‘apso seng kye’, cane sentinella dal latrato del leone” Circa le straordinarie doti del Lhasa apso come cane da guardia, cosa per la quale è stato da sempre impiegato, bisogna dire che il suo compito non era quello di attaccare l’intruso, ma solo di svegliare i grossi mastini che dovevano poi intervenire e che, per eccessiva sicurezza nelle proprie possibilità, erano meno vigili. Un antico proverbio tibetano dice “Con un Lhasa in casa ed un mastino in giardino la proprietà è sicura”. 
In Europa, anzi, in Inghilterra, l’allevamento iniziò solo nel 1921. Prima erano giunti alcuni esemplari, ma solo maschi, invece, nel 1921 appunto, furono regalati al colonnello inglese Bayley due maschi ed una femmina che, portati in Gran Bretagna, furono i capostipiti della razza in Europa. 
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, dove la razza è diffusa e bene allevata, i primi soggetti furono introdotti nel 1934. Da allora la razza si è diffusa sia nel Vecchio che nel Nuovo Continenete, ed ha raggiunto livelli qualitativi e quantitativi importanti. In Italia il Lhasa Apso è bene allevato e presente.

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