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domenica 17 ottobre 2010

Nicolas Flamel e la pietra filosofale


Nicolas Flamel (1330-1418) e la pietra filosofale
Nicolas Flamel nacque nel 1330 forse a Pontoise e morì a Parigi nel 1418 in rue de Montmorency al numero 51, la sua abitazione, che a distanza di sei secoli esiste ancora. Stranamente la sua tomba fu trovata vuota subito dopo la sua morte. Nicolas fu un copista e in seguito giurista. Dotato di spirito di iniziativa e fiuto per gli affari avviò una sua attività a Parigi, da scrivano divenne maestro di lettere e anche editore. In questo periodo conobbe Pernelle una ricca vedova che sposò nel 1357.
Si racconta che Nicolas fece un sogno profetico, un angelo mostrandogli un antico volume gli disse: "Guarda bene questo libro, Nicholas. All’inizio non comprenderai niente di esso, né tu né altri uomini. Ma un giorno vedrai in esso quello che nessun altro uomo sarà capace di vedere.”. 
Nel 1357, casualmente vide su una bancarella un libro che sembrava quello del suo sogno e lo comperò.
Racconta Flamel: “La legatura in solido ottone, dentro vi erano figure e caratteri che non erano latini e neanche francesi… era stato scritto con una matita di piombo, su fogli di corteccia ed era stranamente colorato. L’unica parte decifrabile è il frontespizio dove si legge: ”Abramo l’Ebreo, Prete, Principe, Levita, Astrologo e Filosofo alla nazione degli ebrei dispersa in Francia (o fra i galli) dall’ira di Dio, augura Salute”. Quindi seguivano grandi maledizioni e minacce contro chi avesse posto i suoi occhi su esso senza essere un sacerdote o uno scrivano. La parola misteriosa maranatha (Marana tha = vieni Signore Gesù), ripetuta parecchie volte su ogni pagina, accresceva il senso di paura che incuteva il testo". Il libro , in realtà, è scritto in ebraico ma Flamel non è in grado di decifrarlo, solo con l’aiuto del Maestro Chances esperto di Cabbala (qabbalah), che lo segue a Parigi riuscì forse a carpirne gli insegnamenti, questo spiegherebbe l’origine della sua improvvisa ricchezza. Del libro non esiste traccia o riproduzione, nella Biblioteca Nazionale di Parigi c’è un manoscritto Figures Hieroglyphiques d’Abrahm Juif che presenta strane figure ma non ci sono prove che abbia attinenza con questa storia.
Per alcuni Flamel aveva scoperto nel 1382 il segreto della pietra filosofale che trasformava i metalli in oro, per altri si era arricchito semplicemente con l’usura, speculando sulla gestione dei beni degli ebrei espulsi o gestendo con oculatezza i beni della moglie

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