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mercoledì 17 novembre 2010

Antidoto alla peste


Antidoto alla peste
Alcuni pensavano che la peste del 1630 a Milano fosse diffusa prevalentemente dai cosiddetti untori. Queste erano persone indicate dalla voce popolare come complici del demonio, e da lui incaricati di ungere le porte e i muri delle case per spargere il morbo. 
Gli unguenti per provocare la peste erano a base di sterco umano, di cenere o carbone, di topi e altre schifezze simili. 
Esisteva un antidoto alla peste, la cui ricetta fu estorta con la tortura ad un untore, che fu poi impiccato. 
Si usava: "Cera nuova once tre, olio d'oliva once due, olio di Hellera, olio di sasso, foglie di aneto, orbaghe di lauro pestate, salvia, rosmarino, once mezza per ciascuno, un poco d'aceto"
Si faceva bollire tutto riducendolo a una pasta con la quale si ungevano le narici, le tempie, i polsi e le piante dei piedi, dopo aver mangiato cipolle, aglio e bevuto aceto.

Pensate che funzionasse?

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