Reggia sotto la neve, sembra un violino (foto F.B)
Il complesso della Reggia, già Patrimonio dell’Umanità – UNESCO - si è aggiudicato quest’anno anche l’ambito riconoscimento di “Parco più bello d’Italia”. Il recente esemplare restauro del “Giardino Inglese” è stato uno dei motivi che hanno positivamente influenzato il giudizio della giuria.
Caserta sorge nella zona nord orientale della pianura campana e fu qui che nel 1750 il re Carlo di Borbone decise di erigere una nuova reggia. Il progetto fu affidato all’architetto di corte Luigi Vanvitelli, che progettò un palazzo esternamente austero ma ricco negli interni e circondato da un parco con stupende fontane. Il Vanvitelli descrisse la sua creazione nel volume, “Dichiarazione dei Disegni del Real Palazzo di Caserta (1756) ”. I lavori della Reggia di Caserta iniziarono nel 1752. Il parco si presenta diviso in due parti da un’asse centrale che attraversa tutto il complesso per un percorso di oltre tre chilometri. Molto scenografica è la spettacolare via d’acqua alimentata dall’acquedotto Carolino, che sgorga da una grotta artificiale e precipita con un salto di settanta metri, tra scogli e pietre finte.
Alla morte del Vanvitelli nel 1773, l'acquedotto era stato terminato ma nessuna fontana del parco era stata realizzata. I lavori furono completati dal figlio Carlo (1739-1821), che rispettò il progetto paterno pur semplificandolo.Nel 1785 Ferdinando IV e sua moglie Maria Carolina fecero realizzare sul lato destro dell’asse mediano, il“ Giardino Inglese”, dove tra finte rovine e laghetti artificiali, furono messe a dimora rare specie botaniche.
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