Congo
Parco nazionale Garamba
Parco nazionale Kahuzi-Biega
Riserva naturale Okapi
Parco nazionale Salonga
Parco nazionale Virunga
Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO
La selva pluviale del Congo è la seconda maggiore al mondo dopo l’Amazzonia. In questo luogo fantastico trovano rifugio oltre mille specie di uccelli e 400 specie di mammiferi, molti dei quali non si trovano in nessun altro luogo del pianeta. Qui ci sono gorilla, scimpanzé e bonobo. Immaginate l’emozione di vedere gli scimpanzé che mangiano dalle mani dell’uomo, guardare gli elefanti nella foresta o specie rare come l'Okapi e il pavone del Congo, visitare i villaggi, attraversare il fiume Congo in una canoa.
Purtroppo queste meraviglie della natura ora stanno scomparendo.
La selva pluviale, è minacciata dal taglio illegale degli alberi che è strettamente collegato alla domanda dell’industria del legno e all'uso del legno. L'energia derivante dalla combustione del legno rappresenta circa il 75% dell'energia usata nell'Africa sub-sahariana. E con una domanda così massiccia il consumo del legno, in quanto combustibile, supera di gran lunga la capacità di rigenerarsi della foresta. Il WWF denuncia che due tra i luoghi più prestigiosi del nord del Paese sono in pratica devastati dall'estrazione del “coltan”*, questi sono il Parco nazionale di Kahuzi-Biega e la riserva naturale di Okapi, la cui fauna è a rischio di estinzione. La popolazione di elefanti, ad esempio, è precipitata quasi a zero rispetto ai circa 3.600 pachidermi censiti nel '96; nella sola parte settentrionale del parco di Kahuzi-Biega, sono rimasti 220 gorilla, nel '96 erano il doppio.
* Il Coltan serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione. Coltan è il nome industriale per columbite-tantalite, un minerale da cui sono tratti gli elementi usati nell'industria aerospaziale e degli armamenti, specialmente missilistica, nelle batterie dei telefoni cellulari, nei computer portatili, nella tecnologia avanzata e persino nei giochi elettronici dei ragazzi.
Parco nazionale Garamba
Parco nazionale Kahuzi-Biega
Riserva naturale Okapi
Parco nazionale Salonga
Parco nazionale Virunga
Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO
La selva pluviale del Congo è la seconda maggiore al mondo dopo l’Amazzonia. In questo luogo fantastico trovano rifugio oltre mille specie di uccelli e 400 specie di mammiferi, molti dei quali non si trovano in nessun altro luogo del pianeta. Qui ci sono gorilla, scimpanzé e bonobo. Immaginate l’emozione di vedere gli scimpanzé che mangiano dalle mani dell’uomo, guardare gli elefanti nella foresta o specie rare come l'Okapi e il pavone del Congo, visitare i villaggi, attraversare il fiume Congo in una canoa.
Purtroppo queste meraviglie della natura ora stanno scomparendo.
La selva pluviale, è minacciata dal taglio illegale degli alberi che è strettamente collegato alla domanda dell’industria del legno e all'uso del legno. L'energia derivante dalla combustione del legno rappresenta circa il 75% dell'energia usata nell'Africa sub-sahariana. E con una domanda così massiccia il consumo del legno, in quanto combustibile, supera di gran lunga la capacità di rigenerarsi della foresta. Il WWF denuncia che due tra i luoghi più prestigiosi del nord del Paese sono in pratica devastati dall'estrazione del “coltan”*, questi sono il Parco nazionale di Kahuzi-Biega e la riserva naturale di Okapi, la cui fauna è a rischio di estinzione. La popolazione di elefanti, ad esempio, è precipitata quasi a zero rispetto ai circa 3.600 pachidermi censiti nel '96; nella sola parte settentrionale del parco di Kahuzi-Biega, sono rimasti 220 gorilla, nel '96 erano il doppio.
* Il Coltan serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione. Coltan è il nome industriale per columbite-tantalite, un minerale da cui sono tratti gli elementi usati nell'industria aerospaziale e degli armamenti, specialmente missilistica, nelle batterie dei telefoni cellulari, nei computer portatili, nella tecnologia avanzata e persino nei giochi elettronici dei ragazzi.
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