In Cina nel 2007 è stata inaugurata la linea Qinghai-Tibet, la ferrovia di altopiano più lunga e più alta del mondo, con 5.072 metri di altitudine ha detronizzato quella in Perù che collega, Lima a Huancayo, sulla Cordigliera delle Ande, e che arriva «solo» a poco più di 4.000 metri.
Il tratto dei record è quello che collega Lhasa nel Tibet e Golmud nel Qinghai. Il percorso misura 1.142 chilometri di cui ben 960 sopra i 4.000 metri. La stazione del Passo Tanggula, poi, è posta a 5.068 metri. La linea era stata inaugurata con tre anni di anticipo rispetto ai tempi previsti.
Nel 1958, Mao Tse Tung aveva ordinato la sua realizzazione ma due tentativi falliti e la morte di oltre 3.000 operai gli avevano fatto abbandonare l'impresa. I problemi erano troppi, primo fra tutti, la carenza di ossigeno presente a quelle altitudini, il freddo, con temperature comprese fra i -30 e i 6 gradi, e come se non bastasse, i raggi ultravioletti, che in alta quota possono anche rendere cieca una persona, come dimostra il 13% della popolazione del Tibet, che non vede a causa di questo motivo.
Tutti questi ostacoli erano stati superati dai tecnici cinesi del Terzo Millennio. Le fonti ufficiali di Pechino affermarono che, nella realizzazione della linea ferroviaria, non ha perso la vita nemmeno uno dei 100mila operai impiegati.
La nuova linea delle meraviglie, che complessivamente misura oltre 2.500 chilometri, ha vagoni pressurizzati, maschere di ossigeno per i passeggeri, medici e infermieri
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