Simbiosi mutualistica fra pianta carnivora e pipistrello
Jonathan Moran ecologista, nel 1980 fece il dottorato di ricerca sulla pianta carnivora Nepenthes rafflesiana e scoprì che la sottospecie Nepenthes rafflesiana elongata, riusciva a catturare soltanto un settimo delle prede di cui doveva nutrirsi e si chiese come potesse vivere. L'anno scorso la rivista Biology Letters ha pubblicato un articolo che spiega la scoperta di Ulmar Grafe, autore della nuova ricerca. Ulmar ha dichiarato:"E' stata davvero una cosa inaspettata vedere i pipistrelli entrare nelle brocche" Le analisi dei succhi digestivi della pianta hanno mostrato che il 33,8% dei nutrienti assunti dalla nepenthes provengono dalle feci e dall'urina dei pipistrelli.
Il pipistrello lanoso di Hardwicke e la Nepenthes rafflesiana elongata hanno elaborato un sistema di mutuo scambio. Il pipistrello entrando nell'ascidio ha un posto sicuro in cui stare, libero dai parassiti che infestano le caverne, il liquido digestivo della pianta trasforma in elementi nutrienti il guano del pipistrello.
Ciao Henry, i tuoi post sono sempre molto interessante, e cosi imparo sempre qualcosa di nuovo.. scusami che sono cosi raramente presente qui nel tuo mondo. Ma anche io mi sono preso due mesi per staccare da PC, e ti prometto di visitarti frequentamente con sincera amicizia Rebecca
RispondiEliminaCiao Rebecca è bello ritrovarti. Sono convinto che staccarsi un po dal pc è sempre utile:-)
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