Inutile la tua vita?
Sei nato a mezzogiorno di un venerdì. Senza grandi clamori, senza farmi soffrire troppo. Avevi gli occhi e la lingua a penzoloni. Ti guardai e pensai ”come è brutto”. Ma non ebbi il coraggio di dirlo e dissi “come è piccino”. Le cose col tempo non miglioravano. Poi ci mandarono da un medico famoso. Quando tornai a casa, ti rimisi nella culla, ti guardai e pregai “Signore, Dio dà Dio toglie: riprendilo ora, a che serve la sua vita inutile?”. Perdonami, figlio mio. Imparai che eri un figlio come gli altri, solo con problemi diversi. Quando dicesti “mamma” piansi di gioia, anche se avevi tre anni. E mi insegnasti la pazienza. Quando, in quell'epoca, nessuno ti voleva, né la scuola, né la società, imparai ad essere umile, sorridente, gentile, perché qualcuno ti facesse una carezza. E mi insegnasti l'umiltà. Quando la gente incominciò ad accorgerti di te, di quelli come te, cominciai a combattere, combatto ancora, perché tu fossi accettato. E mi insegnasti a lottare. Quando infine tutte le altre madri sognavano per i loro figli il primo posto nella scuola, nella carriera, nella società, io mi accontentavo dei tuoi piccoli progressi. E mi insegnasti a desiderare per i miei figli la felicità, non la ricchezza e il successo. Inutile la tua vita? Poi la malattia, la morte di tuo padre. Quando oramai disperata tornai dal camposanto, trovai di nuovo te a casa, te che non sapevi niente, che capivi poco, ma che “sentivi”, per quella misteriosa sensibilità che hai, che qualcosa di terribile era successo.
Tu sei la mia compagnia; se ho ancora una carezza, se qualcuno ancora mi abbraccia, se qualcuno ancora si ricorda che il bisogno di tenerezza non ha età, lo devo a te. Se riesco ancora a dare felicità a qualcuno, questo sei tu, a cui basta tanto poco per essere felice. Inutile la vita?
Lettera di una mamma al figlio Down
Questa è la lettera che lei ha scritto per il suo bambino.
Io la trovo dolcissima e struggente.
Anch'io, molto.
RispondiEliminaQuesta lettera mi ha commosso !..
RispondiEliminaCri.
Ciao Enrico, preziosa la vita, di chi dona così tanto alla sua mamma ed anche a noi!
RispondiEliminaBuona giornata!
Post che fa pensare e riflettere. Purtroppo, poi, c'è la realtà della vita. Cosa sarà di quel bambino, divenuto adulto, quando sua madre andrà a raggiungere il marito? Non ci sono malauguratamente strutture adeguate e spero per lui che abbia qualcun'altro, a cui potrà dare altrettanto bene, che lo possa assistere.
RispondiEliminaSe ne ricordasse di più la società, di siffatte situazioni!
RispondiEliminaciao Enrico
RispondiEliminaindubbiamente una lettera che fa pensare...lati positivi ma anche negativi,come qualcuno accennava.
Ps
visto che la tua finestra è ancora latitante ti ho inserito nella lista dei blog che seguo,sperando che i sostenitori ritornino in riga!
buona serata