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lunedì 10 settembre 2012

Uno strano cane - Racconto di Eric Partridge -


Uno strano cane
Un uomo entra in un bar accompagnato da un cane giallo.
Anch'io amo moltissimo i cani, - dice il barista - ma permettetemi di dirvi, senza offesa, che il vostro cane non ha per nulla un'aria intelligente.
È vero, ha un'espressione piuttosto spenta, ma lasciate che vi dica che, quando si batte con un altro cane, bisogna fargli tanto di cappello!
Figuriamoci! Vorrei vederlo davanti al mio Sanbernardo.
Vediamo un po' questo Sanbernardo - dice il cliente. 
Vanno a prendere il Sanbernardo. Il cliente aveva ragione. 
Un minuto dopo, del Sanbernardo non rimaneva che il ricordo. 
Benché la densità dei cani non sia altissima a New York, dopo un po' entra un cliente con un magnifico danese al guinzaglio. Enorme. 
Bella bestia il vostro danese - dice il barista. 
Soprattutto forte - dice il nuovo cliente.
Eh! Non certo quanto il mio - dice il padrone del cane giallo.
Bisognerebbe vedere.
D'accordo. - Il pubblico è in grande tensione. Si fanno scommesse.
Dieci contro uno per il danese.
Venti contro uno.
E così, per la seconda volta, si organizza per quella sera un incontro di cani nel piccolo bar di Broadway.
Non c'è nemmeno bisogno di suonare la campana del primo scontro, ed ecco il danese al tappeto.
Bisognerebbe vederlo alle prese con il mio pastore tedesco grida allora un altro.
Vediamo questo pastore tedesco! Dice il padrone del cane giallo.
Debbo avvertirvi che è proprio cattivo.
Non perdiamo tempo.
Se poi massacra il vostro, io vi ho avvertito.
D'accordo.
Ancora una volta il padrone del cane giallo aveva ragione. 
Appena incominciato, il pastore tedesco, che pure era una bella bestia, si rovescia sul fianco, e ben presto non se ne parla più.
Eh sì - dice Pat, il poliziotto irlandese. - Ma questo è nulla. Voi non avete ancora visto il mio mastino, una bestia terribile.
Avanti con questo mastino - dice l'uomo del cane giallo. 
A qualunque razza appartengano, il mio cane se li mangia tutti. 
Non ha paura di nessuno.
E non c'è bisogno d'istigarlo, di pungerlo nei fianchi come fanno certuni. 
Il mio è un cane che non ha simpatia per i suoi simili.
Pat conduce il suo mastino. Una bestia superba, e dall'aria tutt'altro che rassicurante. Il mastino balza in avanti. L'incauto! Più niente mastino. Il cane giallo l'ha ridotto in cenere. 
Eppure - dice il barista piuttosto perplesso - a prima vista davvero non si sarebbe creduto. Ma di che razza può essere il vostro cane.
Lo so, - dice l'altro - si stenta a crederlo. Ha l'aria cretina, non lo nego. 
Ma se l'aveste visto quando aveva la criniera!

  Eric Partridge

Questo raccontino vorrebbe fare sorridere ma purtroppo la piaga dei cani da combattimento esiste veramente ed è una pratica orribile che va combattuta con tutti i mezzi.

9 commenti:

  1. Ma che scorretto quel tizio!
    Da arresto!!!
    Cristiana

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  2. È solo un raccontino, ma quando sento che c'è chi per fare scommesse, costringe i cani a battersi, mi arrabbio veramente.
    Ciao cristiana buona settimana
    enrico

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  3. È assurdo obbligare degli animali a combattere quando non hanno nessun motivo per sfidarsi.
    buona notte Adriano
    enrico

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  4. Un leone senza criniera non assomiglia a un cane, semmai a una leonessa e date le dimensioni si doveva capire bene che era un animale temibile e che gli altri cani non ce la potevano fare.

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