saluto

martedì 29 gennaio 2013

Le notizie che mi fanno incazz... come una bestia!


L’ingiustizia della legge sulla cittadinanza non finisce mai di stupire.

Un esempio eclatante è il caso sollevato da una cittadina albanese che vive regolarmente in Italia da molti anni e  che ha scritto a inizio gennaio al portale online stranieriinitalia.it (io l'ho sentita oggi al telegiornale): 
“Mio figlio è nato qui e ha appena compiuto 18 anni ma è affetto dalla sindrome di down. Può diventare cittadino italiano entro il compimento del suo diciannovesimo compleanno? Posso presentare io per lui la domanda al Comune di residenza?” 
Implacabile la risposta della legge italiana: no, la domanda sarà respinta, perché la nostra legge non considera un ragazzo down idoneo a presentare la richiesta. Il motivo? È incapace di intendere e volere. 
Spiega l’avvocato Gaetano De Luca, legale della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità):
“Lo scoglio sta nel giuramento, passaggio imprescindibile quando si vuole ottenere la cittadinanza per un diciottenne straniero nato in Italia. Si tratta di un atto personalissimo e dunque nessuno, neanche il genitore o un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale, può pronunciarlo per conto di un figlio o di un tutelato. Purtroppo, questo non è l’unico caso di cui siamo a conoscenza”.

Articolo  di Stefano Pasta
Che ho copiato da : Corriere della sera.it



La Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese con la legge n. 18 del 2009 “Obbliga gli Stati firmatari a riconoscere alle persone disabili il diritto di cambiare cittadinanza"

16 commenti:

  1. Fa venire la pelle d'oca!!! Una notizia simile è vergognosa per tutta la razza umana cara Enrico.
    Tomaso

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    1. Dovrebbe bastare il buonsenso, in questi casi non dovrebbero nemmeno essere necessarie delle leggi.
      Ciao Tomaso buona giornata
      Enrico

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  2. Una barbarie vera e propria!
    Cristiana

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    1. Io capisco che se uno straniero vuole la cittadinanza italiana debba fare domande eccetera. Quando un bambino nasce in Italia, invece, dovrebbe essere automaticamente considerato italiano, salvo che i genitori dispongano diversamente.
      Ciao Cristiana buona giornata, un abbraccio
      Enrico

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  3. si proprio cosi la legge è QUASI UGUALE per tutti....solo una parola ..che schifo.....

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    1. Dico “QUASI” perché ai cittadini rispettosi delle leggi, non è concesso il minimo errore, se invece hai potere…
      Ciao Barbara buona giornata, un abbraccio
      Enrico

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  4. Queste notizie fanno imbestialire anche me Enrico, è una gran vergogna... e poi ci reputiamo un popolo civile... che schifo!!!
    Buona serata Enrico

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    1. Il nostro paese subisce dalle istituzioni internazionali, continui richiami e condanne, deve pagare sanzioni, per le violazioni a leggi di ogni tipo: inquinamento dell’aria, rifiuti, lunghezza dei processi, carceri, corruzione, immigrazione, eccetera. Spero sia condannato anche per questa violazione dei più elementari diritti umani (Genitori che si fanno garanti per un figlio disabile).
      Ciao Betty buona giornata, un abbraccio
      Enrico

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  5. Un ingiustizia dopo l'altra in questo paese!
    fai bene ad indignarti e a condividere la notizia!

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    1. A me sembrerebbe ovvio scrivere sul certificato di nascita di un bimbo: nato in località tal dei tali,
      Italia quindi cittadino italiano. Raggiunta la maggiore età, lui deciderà se preferisce essere considerato diversamente.
      Ciao Enrico buona giornata
      Enrico

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  6. Sono queste tra le cose che più mi fanno arrabbiare oggi in Italia.

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    1. Sono “leggi” assolutamente assurde che offendono la dignità di cittadini costretti ad elemosinare rispetto. Ciao Adriano buona giornata
      Enrico

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  7. Passamela, Enrico : abbiamo delle Leggi che sono il simbolo stesso della contraddizione - e, a volte, anche della discriminazione!

    Ciao, a presto.

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    1. Vogliamo far parte dell'Europa poi facciamo leggi assurde che ci mettono ai margini della comunità. Il fatto che Bruxelles ogni momento critichi qualche nostra legge che viola i diritti umani, dovrebbe essere uno stimolo a migliorare e in vece le cose continuano a peggiorare.
      Ciao Leonardo buona giornata
      enrico

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  8. Il buonsenso non esiste più, caro Enri.

    Facile usare la legge, quando fa comodo...

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    1. I nostri rappresentanti ormai hanno imparato la canzoncina che dice: se mezzo mondo critica l'Italia significa che la metà del mondo vive nell'errore perché nel nostro Paese si fanno solo cose giuste :-(
      Ciao Gianna buona giornata, un abbraccio
      enrico

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