In ricordo di chi ci segue dal cielo ripropongo un vecchio post che contiene due brani che credo conosciamo tutti. Mi emoziono sempre leggendoli anche se li ho letti e riletti mille volte.
Il brano che segue è di Henry Scott Holland (1847-1917) canonico della cattedrale di St. Paul (Londra).
sotto il testo molto simile di Sant’Agostino d’Ippona
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
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Testo di Sant'Agostino Se mi ami non piangere
Non piangere per la mia dipartita. Ascolta questo messaggio. Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in quella luce che tutto investe e penetra, non piangeresti.
Sono ormai assorbito dall’incanto di Dio, dalla sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto. Ci siamo visti e amati nel tempo: ma tutto era allora fugace e limitato. Ora vivo nella serena speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi. Tu pensami così. Nelle tue battaglie, orièntati a questa meravigliosa casa dove non esiste la morte e dove ci disseteremo insieme, nell’anelito più puro e più intenso, alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore. Non piangere, se veramente mi ami.
Sant’Agostino d’Ippona, vescovo - Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430
Conosco queste preghiere che ci confortano, caro Enrico
RispondiEliminaI nostri cari ci vegliano e ci proteggono da lassù.
Buona festa di Ognissanti.
È vero cara Gianna i nostri cari sono sempre con noi, protetti nei nostri cuori.
EliminaBuona giornata, un abbraccio
enrico
Queste poesie mi sono molto care, in particolare quella di Sant'Agostino.
RispondiEliminaAccendiamo un lume anche nel nostro cuore per i nostri amati e per tutti coloro che hanno raggiunto la dimensione celeste.
Un abbraccio.
Loro sono sempre nel nostro cuore e non serve certo una ricorrenza particolare per ricordarli.
EliminaBuona giornata Lucia, un abbraccio
enrico
Questo post è stupendo, ben fatto Enrico zio!
RispondiEliminaIl merito e delle parole pronunciate dal canonico di S. Paul e da S. Agostino.
EliminaBuona giornata Pia un abbraccio
enrico
belli i brani che hai riproposto,c'è tanta verità
RispondiEliminaun saluto affettuoso
Questi due brani sono entrambi molto intensi e ricchi d'amore.
EliminaBuona giornata Gabe, un abbraccio.
enrico
Caro Enrico, tutti i miei cari sono in cielo.... Mi guardano da lassù. Con questo post e questo video, come si fa a non piangere? Sono parole bellissime, ora asciugo le lacrime e ti ringrazio.
RispondiEliminaBuona giornata. Ale
Anche tutti i miei cari sono passati a miglior vita, ma io so che fino a quando saranno nel mio cuore sarà sempre come averli qui accanto.
EliminaBuona giornata, cara Ale un abbraccio
enrico