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giovedì 10 marzo 2016

Dolce tipico comasco: la "Resta"


Il dolce simbolo della città di Como: la "Resta".
Mi sono ricordato di un dolce che mangiavo abbastanza spesso quando abitavo a Como. 
La Resta è un dolce di forma oblunga e ha nell'interno un bastoncino che originariamente era d’ulivo.Trovare dentro al dolce un bastoncino quando lo si taglia, può stupire chi non conosce il prodotto. :-)
Il nome “Resta” deriva da “resca” che è la forma dialettale  per indicare la lisca del pesce. 
Questo dolce tradizionalmente si preparava e consumava nel periodo pasquale per questo motivo nel suo interno, ancora oggi, si infila prima della cottura, un bastoncino di ulivo, mentre sul dorso viene inciso un disegno che ricorda la lisca, perché alle origini il pesce era uno dei simboli cristiani.
Questo dolce ora è disponibile nelle migliori pasticcerie della città durante tutto l’anno e quanto si è finito di mangiarlo, “resta” il bastoncino.:-)
La Resta si può interpretare anche come dolce primaverile, il bastoncino può essere di ciliegio o salice proveniente dal Portogallo e il disegno può ricordare la spiga del grano.
Una leggenda racconta che intorno all'anno 1820 in un’osteria sul Lago di Como, l’oste sbagliò la dose del lievito nel dolce che stava preparando e poiché la pasta debordava dalla teglia, per  fermare la crescita dell'impasto, prese un bastoncino lo spinse nell’impasto e poi vi ripiegò sopra i lembi della pasta debordata per far rientrare il tutto nel tegame. Il risultato a fine cottura era qualcosa con un aspetto simile ad una lisca di pesce.  Altre fonti sostengano invece che il bastoncino sia caduto accidentalmente e nella produzione artigianale di oggi si sia voluta mantenere viva questa tradizione.


*****
La preparazione,  che leggo e copio dalla Rete, dicono sia complessa e prevede tre impasti: il primo funge da base, con acqua, farina, lievito, sosta per 12 ore. Prima lievitazione con aggiunta di burro, sultanina, macedonia di frutta candita. Dopo altre 6 ore secondo impasto. Spezzatura, formatura, arrotolamento sulla canna. In teglia per 4 ore di lievitazione. Taglio longitudinale e trasversale con lama. Lucidatura con tuorlo. Forno a 160÷180°C per circa 1 ora 

Ingredienti

LIEVITO DI BIRRA (15 g),  
FARINA DI FRUMENTO (300 g), 
ZUCCHERO (100 g), 
BURRO (150 g), 
MIELE (un  cucchiaino), 
UOVA (n° 3),
LA BUCCIA DI UN LIMONE,  
UVETTA SULTANINA (100 g), 
ARANCIA E CEDRO CANDITI (a pezzetti, 100 g) - 
UN RAMETTO DI ULIVO (che si introduce al centro del dolce, nel senso della lunghezza)
Dosi tratte da: “Cucina lariana”

14 commenti:

  1. Caro Enrico, se è buono come è bello!!!
    allora un pezzo melo prendo:)
    Ciao e buona giornata caro amico.
    Tomaso

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  2. Ok caro Tomaso... ma togli il bastoncino prima :-)
    Buona giornata
    enrico

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  3. Nonostante la mia città non sia molto distante da Como, non conoscevo questo dolce dall'origine tanto suggestiva!
    Ciao caro Enrico

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  4. I dolci legati ad una città non sono sempre molto conosciuti fuori dal territorio d’origine. Io quando andavo a Bergamo finivo sempre da Balzer per acquistare l’ottimo dolce “polenta e osei ” se usciamo dalla Lombardia vorrei sapere quanti lo conoscono. :-)
    Buona giornata cara Sontyna, un abbraccio
    enrico

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  5. Straordinario questo dolce. Non sapevo che esistesse. Ogni regione, ogni città ha le sue tradizioni culinarie, tutte sempre gustose e interessanti.

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  6. La cosa più strana in questo caso è il bastoncino di legno che si mette ancora nel dolce.
    Ciao Ambra, buon fine settimana
    Un abbraccio
    enrico

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  7. Direi che l'impasto assomiglia molto alla classica colomba pasquale... credo che mi piacerebbe, mi ispira :-)
    Singolare il bastoncino all'interno...
    Un abbraccio caro Enrico, e buon fine settimana

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    1. Io ho fatto il post su questo dolce proprio per la singolarità del bastoncino.:-)
      Buona domenica Betty
      Un abbraccio
      enrico

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  8. mmm... buonissimo non lo conoscevo! Grazie sempre con te conosco sempre cose nuove.
    Un abbraccio Enrico a presto!

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    1. Ciao Francesca. Questo non è un dolce ricco di creme ma a me piaceva... e poi si può sempre collezionare il bastoncino interno. :-)
      Buona domenica, un abbraccio
      enrico.

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  9. Ciao Enrico che belle le tradizioni che si tramandano anche riguardo al cibo, meno male che ci hai avvisato per il bastoncino!Trovandolo, avrei pensato ad un "intruso"!!!!Deve essere buonissimo!Buon dolce a presto!

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    1. Se uno non sa che c’è un bastoncino, rischia di inventare un nuovo dolce, lo ‘sbrisoladent'. :-)
      Ciao Rita felice giornata, un abbraccio
      enrico

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  10. credo d'averla provata tanti e tanti anni fa in centro a Como, non era niente male

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    1. Ho fatto un post su questo dolce perché non credo siano molti i dolci nei quali viene inserito volontariamente un corpo estraneo(il bastoncino)
      Buona giornata Carmine
      enrico

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